28 agosto 2010

Un bidet tra l'inquietante ed il meraviglioso

Buona sera a tutti gli amici (ma soprattutto alle amiche) del Bestiario!

Stavo guardando le statistiche del sito quando mi sono accorta che è ancora una volta in testa, incontrastato, il post sulle istruzioni per l'uso del bidet. Ovviamente questo mi ha sorpresa, vista la sua longevità (se non erro risale al 2006/2007). Domani quindi ho deciso che scriverò un post amarcord ma in inglese, con tanto di figure sulle tecniche di utilizzo, per illustrare ai nostri compagni di specie umana le gioie del bidet.

Stasera però voglio rendervi partecipi di una scoperta tra l'entusiasmante e l'inquietante che ho appena fatto. Cercando materiale di riferimento per il post di domani (no, non sono malata ma sono gli altri che mi dipingono così), mi sono imbattuta in un sito di un'azienda che produce una particolare linea di sanitari.
Visto che sono in vena, facciamo un po' di pubblicità gratuita (per rilanciare l'economia del paese) e spiattelliamo al popolo del Web il nome di questi artisti! Si tratta della ditta Kosmolux, con sede a Cerese di Virgilio (in provincia di Mantova), e della sua linea Idrosanitari Venus.

In un primo momento sono rimasta basita da quello che ho visto: non avrei mai immaginato di poter vedere un bidet (oppure un water) di simile fattura, perfetto per il bagno di un mega villone di qualche magnate ultra ricchissimo. Poi ho pensato ad un possibile uso (sono molto pratica) e subito mi è presa una sensazione di inquietudine pensando a quali sensazioni potrei provare defecando in un simile water o lavando le terga su un tale bidet. Alla fine, dietro suggerimento di una nuova fan della linea Venus, ho deciso che queste opere d'arte verranno installate nel bagno di casa mia (quando ovviamente avrò una casa mia).

Per maggiori informazioni sull'acquisto di questi sanitari, rivolgetevi al sito web sopra linkato. Ma per rifarvi gli occhi, inserisco qui le immagini dei pezzi che mi hanno colpito di più (il famoso water ed il famoso bidet).
Fatemi sapere con i vostri commenti cosa ne pensate e se li vorreste mai nel vostro bagno!

Bidet Water

Gianna Nannini e la sua gravidanza

Care amiche del Bestiario (ma anche gli amici),

dopo aver letto il titolo del post sicuramente vi sarete detti "Ma come, pure la Compiuta Donzella del 2000 si è messa a parlare della cavolo di gravidanza di Gianna Nannini?". Lo so, questa cosa vi infastidisce, ma il bello è che ha infastidito pure me.

Infatti questo mio blaterale non sarà diretto alla Nannini, che per me può fare quello che ritiene più opportuno fare, ma alle schiere, per non dire moltitudini, di opinionisti o presunti tali che si sono prodigati nel tempestarci di servizi, sia televisivi che giornalistici, riguardo il fatto.

Alla pubblicazione della famosa foto, subito si sono gettati sulla preda, come api sul miele o più propriamente come mosche nelle vicinanze di rifiuto solido organico proveniente dall'apparato digerente ed uscito dopo essersi fatto il giro completo del corpo. E subito si sono formati gli schieramenti: c'è chi dice che no e poi no, una donna così vecchia non può mettere al mondo un figlio perché è contro natura; c'è chi dice che al 99% è frutto di fecondazione artificiale e la Nannini non ha nemmeno un compagno (orrore!); c'è chi ha stilato classifiche per far vedere che la Nannini è la VIP più anziana che è rimasta incinta per la prima volta; c'è chi dice che ha fatto benissimo, anche perché ormai l'età si allunga e quindi è giusto avere figli anche più tardi.

Ed è da più di una settimana che continuano a propinarci le medesime immagine con parole sempre leggermente diverse. Ora, che sia agosto e che le notizie scarseggino in questo periodo è risaputo. Sfortunatamente per i giornalisti non ci sono stati nemmeno incendi così devastanti da richiedere intere edizioni dei telegiornali, quindi gli argomenti sono proprio al minimo. Ma riproporre sempre la stessa notizia mi sembra davvero qualcosa di offensivo, sia per la Nannini (che probabilmente al momento se ne frega dei poveri imbecilli che stanno sproloquiando dietro a lei) sia per noi "recettori" di informazione.

Imperterriti il bombardamento continua incessantemente, perché, per far girare l'economia ed i soldi dei poveracci che lavorano dalla mattina alla sera per dar da mangiare alla propria famiglia, tutti quei grandissimi intellettualoidi che prendono il nome di opinionisti (n.b. pure io sono un'opinionista perché esprimo la mia opinione ma non me ne frega niente di mettere il mio faccione in tv od il mio vero nome sui giornali) devono sedere sullo scranno del giudice e giudicare il comportamento degli altri. Salvo poi combinare casini magari ben più gravi.

Comunque! Tutto ciò per dimostrare quanto io sia contraria a questa falsa informazione e, più in generale, alle sentenze che vengono dichiarate riguardo l'operato di una persona quando questa fa qualcosa al di fuori del modus operandi comune, attenendosi comunque alle leggi.

Insomma, che società di palta in cui viviamo. -___-

13 agosto 2010

Sony Vaio F12, Ubuntu ed i famigerati driver nVIDIA

Carissimi lettori del Bestiario!

Se siete rimasti colpiti dal mio piccolo Omoikane e, spinti dall'entusiasmo, avete comprato anche voi un Sony Vaio serie F12, convintissimi di installarvi sopra Ubuntu 10.04 in dual boot...sicuramente vi siete presi una bella capata in mezzo agli occhi!

Non fraintendetemi! Questo portatile e Linux vanno abbastanza d'accordo, ma se tra moglie e marito ci mettete il dito (i driver proprietari nVIDIA) potreste trovarvi in una situazione di palta!

Infatti se, spinti dallo stesso Ubuntu, avete attivato i driver nVIDIA, al riavvio siete entrati al 90% nel panico quando il sistema vi ha gentilmente avvisato che c'è stato un problema nel caricamento del server X. Ovviamente dopo svariate ricerche nei log vi siete accorti che non viene riconosciuto lo schermo. Ed in quel momento avrete sussurrato pure un "Oh mamma".

Niente paura! Non starò lì a raccontarvi il per come ed il perché succeda questo, ma solo la soluzione ai vostri problemi!

Per prima cosa ricordatevi che in questi casi il terminale è il vostro migliore amico!
Quindi accedetevi (in qualsiasi modo vi aggrada) e fatevi una bella copia di backup del vostro xorg.conf in questo modo:

sudo cp /etc/X11/xorg.conf /etc/X11/xorg.backuppo

Ok, il nome della copia potete pure cambiarlo XD

Secondo step!
Aprite il famigerato xorg.conf come root (quindi anteponendo sudo al comando) usando l'editor che più vi aggrada (c'è il gedit se X è su con i driver "scamuffi", vim (non il detersivo) per il terminale, ecc. ecc.).

Terzo step!
E' l'ora di aggiungere un po' di righe all'interno del file! Ma visto che il tempo è tiranno e che a spiegare dove e come metterle si fa notte, vi copio/incollo il mio xorg.conf.

# nvidia-xconfig: X configuration file generated by nvidia-xconfig
# nvidia-xconfig:  version 1.0  (buildmeister@builder58)  Thu Apr 22 20:35:23 PDT 2010


Section "ServerLayout"
    Identifier     "Layout0"
    Screen      0  "Screen0" 0 0
    InputDevice    "Keyboard0" "CoreKeyboard"
    InputDevice    "Mouse0" "CorePointer"
EndSection

Section "Files"
EndSection

Section "InputDevice"

    # generated from default
    Identifier     "Mouse0"
    Driver         "mouse"
    Option         "Protocol" "auto"
    Option         "Device" "/dev/psaux"
    Option         "Emulate3Buttons" "no"
    Option         "ZAxisMapping" "4 5"
EndSection

Section "InputDevice"

    # generated from default
    Identifier     "Keyboard0"
    Driver         "kbd"
EndSection

Section "Monitor"
    Identifier     "Monitor0"
    VendorName     "Unknown"
    ModelName      "Sony Nvidia Default Flat Panel"
    HorizSync       54.0 - 55.4
    VertRefresh     50.0 - 60.0
    Option         "DPMS"
EndSection

Section "Device"
    Identifier     "Device0"
    Driver         "nvidia"
    VendorName     "NVIDIA Corporation"
    Option "ConnectedMonitor" "DFP-0"
    Option "CustomEDID" "DFP-0: /proc/acpi/video/NGFX/LCD/EDID"
    Option "RegistryDwords" "EnableBrightnessControl=1"
EndSection

Section "Screen"
    Identifier     "Screen0"
    Device         "Device0"
    Monitor        "Monitor0"
    DefaultDepth    24
    SubSection     "Display"
        Depth       24
    EndSubSection
EndSection


Salvate, chiudete e riavviate. Mentre carica l'OS incrociate l'indice ed il medio della mano destra (o della sinistra se siete mancini) ed alla fine fate il simbolo di vittoria con le stesse dita.

In teoria dovrebbe funzionare. In pratica nel mio caso ha funzionato.

Nella disperazione un tentativo si può pur sempre fare!

06 agosto 2010

cakePHP: un framework che è più un RPG

Buona sera (o meglio buona notte) a tutti voi, carissimi che non avete niente altro da fare se non leggere le vaccate che la Compiuta Donzella del 2000 (che poi sarei io) scrive su queste pagine virtuali!

Ok, è passata la mezzanotte, ma, a differenza della mitica canzone di Modugno (sta a voi scoprirla, anche se è facilissima), i lampioni sono ancora accesi ed le insegne non si spegneranno se non alle prime luci dell'alba. Cribbio, come sono cambiati i tempi!

A parte questi deliri notturni, tale post è dedicato all'RPG al quale mi sto dedicando in questi giorni, intitolato "La Compiuta Donzella del 2000 (che poi sarei io) contro il diabolico cakePHP".

Rapida introduzione semi-seria su cosa è cakePHP e perché mi sono imbattuta in questo mostro!
Come potete ben immaginare dal nome, cakePHP è un framework php opensource basato sul pattern MVC (Model View Controller): in parole povere, per programmare efficacemente con questo strumento dovrete astrarvi dalla logica di programmazione classica, sia funzionale che ad oggetti, e abbracciare una filosofia che distingue il modello (ovvero i dati) dalle azioni che si possono fare su di esso (il controller) e dal modo in cui viene proposto all'utente (forse forse la view?). Grazie alla quasi infinita moltitudine di librerie che lo compongono, dovrebbe alla fine consentirvi di sviluppare le vostre applicazioni web in modo semanticamente migliore e ad una velocità notevole.
Ovvero alla fine del gioco entrerete in possesso del Libro degli Incantesimi di cakePHP e di una pozione SPD +1000.

Ma mica è tutto oro quello che luccica! (soprattutto a questa ora!)
Come nei migliori RPG vecchio stampo, il nostro eroe (ovvero lo sviluppatore che si accosta a cakePHP) dovrà affrontare innumerevoli peripezie, trabocchetti tremendi ed infine i diabolici demoni di fine livello. Tutto ciò sarà possibile unicamente expando come dei disperati: si parte come al solito dalle gelatine schifose (piccoli script usati anche nei tutorial) fino ad arrivare ad orde di mostri fetenti (script più complessi che richiedono ore ed ore di capate al muro). I demoni più inguardabili sono l'Auth, l'Acl, il Paginator, il DebugKit e le Shell con i loro famigli Task (solo per citarne alcuni, sia ben chiaro).
Ovviamente il manuale del gioco è abominevole, spesso inesatto e utile come un bicchier d'acqua in un incendio: sì, un po' di fiamme le spegne, ma col cavolo che ti salva la vita!
Ma la soddisfazione quando si passa di livello...non ha prezzo! Per tutto il resto c'è lo stipendio il 27 di ogni mese!

Ebbene sì, la vostra Compiuta Donzella del 2000 (che poi sarei io) non è pervasa da spirito masochistico (anche se le prove sembrerebbero avvalorare questa ipotesi) ma si è gettata a capofitto in questo impietoso RPG perché è quello di moda nel nuovo posto di lavoro. Al momento l'atteggiamento è quello di un'addestratrice di cavalli che guarda il poderoso mustang e cerca il modo di domarlo giorno per giorno, riuscendo a capire poco alla volta il carattere del quadrupede ed i modi in cui trattarlo.

Per il momento vi lascio con questo assaggio delle mie imprese titaniche: in questa fredda notte di agosto vi dovrà bastare ed avanzare l'annusare l'odore di zolfo dei demoni che vi ho solo citato. Magari in futuro, vi mostrerò anche gli item che codesti fetenti droppano ad ogni loro sconfitta!

02 agosto 2010

Omoikane è tra noi

Buona sera a tutti i lettori/lettrici del Bestiario!

Verso metà settimana scorsa è arrivato quatto quatto a casa della Compiuta Donzella del 2000 (che poi sarei io) un nuovo componente del mio esercito multimediale. Diciamo che è il pezzo grosso, l'Enola Gay con Fat Boy incluso.
Si tratta di un Sony Vaio VPCF12S1E, per gli amici Omoikane.
Ovviamente è un notebook, anche se non troppo portatile, dalle caratteristiche estremamente interessanti e paragonabile ad una bella pantera scattante (sì, è tutto nero ed io ho poca fantasia!).
Il suo cuore è rappresentato da un Intel i7 740QM a 1.73 GHz (per intenderci, un quad core), sostenuto da 6 possenti GB di ram DDR3 ed accompagnato da una NVIDIA GeForce GT 330M da 1 GB. Le ciliegine sulla torta sono rappresentati dal meraviglioso monitor a doppia lampada full hd e dal lettore bluray.

Ovviamente ho subito partizionato il disco da 500 GB, con preinstallato Windows 7, ed ho istallato la mia fida Ubuntu, versione a 64 bit. Come da copione, non poteva andare tutto liscio come l'olio. Infatti al primo avvio non mi riconosceva il touchpad e i driver proprietari dell'NVIDIA mi mandavano in crash X.
Ho risolto entrambi i problemi ma ve li spiegherò un altro giorno, quando dal grub selezionerò Ubuntu e non Win 7 (al momento sono su questo ultimo per esigenze videoludiche improrogabili).

Le prestazioni sono comunque davvero eccellenti e su Linux si sfiora quasi la velocità della luce. Mai vista una velocità simile con Compiz attivato ed un tempo di avvio sui 10 secondi scarsi (e secondo me posso fare anche di meglio)! Ma per la quantità quasi mostruosa, rapportata alle mie tasche, di soldi che hanno intaccato i miei pochi risparmi, tutto questo era più che dovuto! Infatti, sul sito della Sony il prezzo si attesta sui 1500 euro circa (ma con la possibilità di incidere una frase sulla scocca interna del monitor), al Mediaworld è fuori a 1499 euro, mentre l'ho comprato ad una cifra leggermente inferiore, ovvero 1280 euro circa, spese di spedizione incluse.

Ma adesso arriviamo alla parte più importante di tutto questo post, ovvero il nome che ho affibbiato a questa belva nera! Omoikane si chiama così non in onore del dio shintoista della saggezza e dell'intelligenza, anche se non ci sta per niente male, ma per spirito di emulazione verso un altro bellissimo computer, questa volta però di un famoso anime un po' datato.
Pochi di voi magari si ricorderanno di Omoikane, l'unità di elaborazione centrale della Nadesico, migliore amico della mitica Ruri Hoshino (famosa per l'affermazione "Baka bakka", ovvero traducibile più o meno con "branco di cretini"). Il più bel computer mai creato dall'immaginazione dell'uomo, a pari merito con HAL9000, capace di relazionarsi in modo quasi umano soprattutto con RuriRuri.

Vi lascio quindi a trascorrere gli ultimi scampoli di questa nottata con una delle più belle citazioni dello stesso Omoikane, pronunciata dopo aver riacquistato la memoria in seguito ad un tentativo di hackeraggio:

"Questi giorni indimenticabili, per questi io vivo"
Omoikane - Martian Successor Nadesico - Episodio 12