12 aprile 2011

Chi non ha tempo non aspetti tempo

Cari amici ma soprattutto amiche del Bestiario!

Siamo qui riuniti per l'ennesimo rantolo della Compiuta Donzella del 2000, che poi sarei io, stavolta incentrato sul quantitativo di tempo disponibile giornalmente per ogni individuo. Ovvero: ma perché cavolo non si ha mai tempo di fare ciò che si vuole?
Potrei fare la saccente ed esternare frasi criptiche, che racchiuderebbero molteplici significati, per spostare il focus del problema dal soggettivo all'oggettivo (sì, sto già cercando di mischiare le carte XD). Ciò si concretizzerebbe nell'analizzare la diminuzione di tempo libero a disposizione in rapporto al crescere di regole, auto-imposte dalla società per un suo "corretto" funzionamento, al fine di regolare ed uniformare i ritmi vitali degli individui, categorizzati di norma per mansione.

E qui si potrebbe aprire un'interessante discussione semi-filosofical-sociologica su come delle cifre su un display o delle lancette su un quadrante incatenino invisibilmente le nostre azioni.

Ma alla fin fine si può generalizzare fino ad un certo punto. Personalmente mi perdo in un bicchier d'acqua e se avessi a disposizione 1 anno sabbatico, completamente libero da impegni imposti, probabilmente lo sprecherei in attività che poi rimpiangerei di non aver fatto passato il periodo.

Insomma, chi non ha tempo non aspetti tempo!
(torno a lavorare XD )