12 gennaio 2012

Fiction e strani accadimenti

Buonasera a tutti voi che leggete!

Ho appena finito di vedere la nuova puntata della fiction del momento, ovvero Il XIII Apostolo, e con il fido smartphone da 99 euro scarsi vi sto per scrivere dal mio lettino alcune considerazioni in merito.

La storia è stata congeniata in maniera accettabile e gli effetti speciali, seppur a tratti quasi infantili, fanno il loro effetto: onore al merito quindi di chi l'ha concepita.
Ma non volevo parlarvi propriamente di questo. Da sempre infatti sono affascinata, come molti immagino, dalle manifestazioni insolite, per non usare il troppo inflazionato aggettivo occulte. Ma nel mio caso ho dovuto fare i conti anche con vicende inaspettate, scaturite da mie uscite sorprendenti persino per la Compiuta Donzella del 2000 (che poi sarei io).
Siete curiosi di conoscerle, nevvero?

Ebbene, tenterò di riassumere brevemente gli eventi più salienti.
Chi mi conosce personalmente sa che, nonostante sia attratta da misteri ed eventi straordinari, cerco sempre una spiegazione che rientri comodamente in canoni scientifici: ciò che accade non deve essere assimilato così e semplicemente come lo si vede ma deve essere sezionato, analizzato e conosciuto. Siamo dotati di una mente pensante, in grado di elaborare e ragionare con logica, quindi evitiamo di farci uccellare come pecoroni beoti.
Eppure ciò che mi è accaduto in ben 3 occasioni può essere mal ricondotto ad una serie di strane coincidenze.

Parliamo del primo caso!
Mia nonna materna è venuta a mancare quando frequentavo la quarta superiore: ero molto legata a lei e spesso facevamo simpatici discorsi sulla reincarnazione e sulle visite ai parenti post mortem. Qualche mese dopo la sua dipartita, l'ho sognata per la prima volta: e quell'esperienza onirica è stata senza dubbio molto particolare.
Mia nonna, con una naturalezza sconvolgente, mi aveva rivolto la domanda "Allora, la figlia del Luca (mio cugino) è già nata?". Ovviamente non potevo che rispondere "Nonna, ma sua moglie non è nemmeno incinta!". Espressione di disappunto sul viso di nonna: "Vabbè, fa niente".
Il mattino dopo, con un po' di vergogna, raccontai il sogno a mia madre, la quale bollò il tutto come cretinata. Salvo poi riferirlo a mia zia, madre del precedentemente citato cugino e famosa in famiglia per le arti divinatorie casalinghe.
Dopo una settimana e mezzo circa dal sogno, una telefonata della costernata, ma ovviamente felice, zia diede sostanza allo strano accadimento: la moglie di mio cugino aveva appena fatto un test di maternità, risultato positivo. In quel momento non ricordo chi fosse più sconvolta, se mia zia, mia madre o me stessa. Medesimo stupore 9 mesi dopo, alla nascita della primogenitA di mio cugino.

La storia si ripetè dopo quasi 4 anni con una collega d'ufficio.
In modo del tutto inusuale ed inaspettato anche per me, un giorno la fermai dicendole "Tra un po' avrai una bella bambina, eh?". Ma l'altra mi rispose triste "Magari, ci ho provato molte volte ma nisba. Ed ormai l'orologio biologico sta andando troppo avanti".
Dopo 1 mese scarso avvenne l'incomprensibile: era incinta. Dopo 9 mesi nacque Cristina, la sua unica figlia. Ancora oggi la mia ormai ex collega d'ufficio va in giro a dire che l'ho messa incinta io (che vergogna T_T).

Ultima vicenda, stessa storia.
Prima di lasciare il precedente impiego, mentre salutavo una collega appena sposata, mi sono fatta sfuggire un "Dai, che entro un anno sarai incinta!". Nonostante la mancata volontà di procreare da parte della suddetta (ed infatti quella volta rischiai il linciaggio), dopo nemmeno un anno un'altra vita era in cantiere.
Alla scoperta del fattaccio, la ragazza mi ha fatto pervenire un messaggio: "Avevi ragione".

Insomma, 3 su 3. Nemmeno Michael Jordan poteva fare di meglio.

09 gennaio 2012

Ma è nato prima il LEGO o Legolas?

Cari navigatori/trici virtuali che siete giunti nei goliardici mari del Bestiario,

oggi improvvisamente (ma non troppo) si è affacciata sulla soglia della mia psiche una delle tante domande esistenziali che costellano la breve vita di ogni essere umano:

Ma è nato prima il LEGO o Legolas?

E dopo una serie di ricerche fruttuose nella sempiterna Wikipedia, la risposta si è delineata fumosa sullo schermo: è nato prima il LEGO, ma non esattamente.

Infatti la storia narra che nel 1934 Ole Kirk Christiansen, inventore dei suddetti, affibbiò ai propri giocattoli la denominazione di LEGO, che all'epoca però erano unicamente yo-yo, camion, automobili, salvadanai, ecc. ecc. Il mattoncino come lo conosciamo noi invece entra a far parte del mondo dei giochi solo nel 1947 sotto forma di prototipi e nel 1949 in produzione con il nome di Automatic Binding Bricks.

E fin qui ci siamo, passiamo quindi a parlare del secondo termine di paragone!

Legolas Thranduilion è invece un personaggio fantastico nato dalla penna di J.R.R. Tolkien, che lo ha inserito nel famigerato Il Signore degli Anelli, più precisamente ne La Compagnia dell'Anello.
Perché sottolineare ciò?
Perché Tolkien si dedicò alla stesura dell'intera opera tra il 1937 ed il 1949, pubblicandola poi in 3 volumi tra il 1954 ed il 1955.

Considerando quindi queste informazioni da un punto di vista temporale, avremo quindi il seguente ordine:

1934 - Nascita del marchio LEGO
1937~1949 - Creazione del personaggio di Legolas
1947 - Prototipo dei mattoncini LEGO
1949 - Produzione dei mattoncini LEGO

Da ciò possiamo dedurre quindi che il marchio LEGO è nato prima di Legolas ma Legolas quasi certamente è stato creato prima del prototipo del mattoncino.

Insomma, alla domanda esistenziale si possono dare entrambe le risposte.