Oggi è giovedì, giusto?
Ebbene, martedì mi è capitato di partecipare in mensa ad un'interessante discussione dai toni demenziali, in cui alla fine si è caduti sul tema del bacio.
Improvvisamente è stata sparata la frase: "Beh, ma il bacio è solo un gesto."
Subito mi sono sentita urtata da tale affermazione.
Innanzitutto il bacio non è solo un gesto: è un cioccolatino con dentro una nocciola intera, un tipo di gelato (ispirato al cioccolatino), se di dama è un tipo di dolce (buonissimi quelli di Alassio!)...ok, la pianto di dire cretinate e passo alla farneticazione. :P
Riprendendo il filo del discorso, di solito durante i pranzi in mensa me ne sto tranquilla e zitta, uscendo ogni tanto con una battuta acida e satirica. Purtroppo però per i miei commensali, in quel mentre sono stata colta da spirito filosofico...
"Ti sbagli, il Bacio vero, quello con la B maiuscola, non è solo un semplice gesto. E' una comunione tra spiriti, tra anime".
E con questa frase ho perso la mia reputazione di persona altamente fredda ed analitica, parecchio malvagia e disgraziata.
I presenti mi hanno guardato con occhio stralunato, non essendo avvezzi alla mia vena poetica (che ultimamente ha subito parecchi by-pass) e subito gli esponenti femminili del gruppo si sono schierate a difesa della mia definizione, proclamandone l'assoluta veridicità.
E' nata così una cruente battaglia tra uomini, che rivendicavano la fisicità e l'appagamento del gesto, e donne, paladine del romanticismo e della concezione dell'Amore Vero.
Devo ammettere che in quel momento mi sono sentita una specie di untore, visto che, lasciate a loro stesse, le altre commensali non avrebbero ribattuto all'affermazione iniziale. Difatti mi sono eclissata dapprima spiritualmente dalla conversazione (meglio mantenere un profilo basso), poi fisicamente (fuggita in altro luogo con scusa banale).
Ma un simile argomento mi lascia ancora turbata. Quanti dei baci scambiati sono davvero Baci? Chi, oltre alle labbra e talvolta pure alla lingua, bacia anche con il cuore?
Molte vole mi soffermo a pensare ai ragazzi/e in discoteca, che in una notte fanno di tutto con un perfetto/a sconosciuto/a. Tutto ciò mi sconcerta. Che senso ha baciare una persona della quale non si è innamorati?
Da quanto ho letto su vari testi (no, non sto parlando né di Top Girl, né di Cioè), un Bacio vero racchiude in sé l'Amore. Un bacio normale invece è un mero contatto fisico. Esistono anche i baci ibridi, ovvero veri da una parte e falsi dall'altra: ma prima o poi ci si accorge della mancanza di qualcosa.
Personalmente, preferisco i Baci.
Insomma, la fase digestiva mi porta ad elaborare strane congetture astruse ed astratte. ^__^ V
P.S. Qui sotto potete deliziarvi con la meravigliosa foto scattata da Robert Doisneau, intitolata Bacio dell'Hôtel de Ville: non è un bacio spontaneo dal momento che i soggetti si sono messi volutamente in posa, però meritava di essere inserita. :P
Categorie: Farneticazioni
11 commenti :
cuggy dovevo assolutamente commentare...^^apparte la scena dove tu ti comporti cm1xsn cn1cuore(e nn fredda e insensibile...tra l'altro sta cs la dicono pure a me-.-)...devo dire che secondo me ci devono essere tte e due le cs...anke se l'Amore deve exerci x forza^^...è tr impo...l'Amore...cuggy dovresti fare1post anke sull'esistenza dell'Amore...qllo con la A maiuscola e bella grossa...kissà se esiste veramente ho è solo1trovata pubblicitaria x vendere+cioccolatini a san valentino(ke poi è pure il mio compleanno:P)...mha...misteri della vita...xò dai cuggy...1bacio nn fa mai male...ahuahuahu...inizio a dire cagate...deve essere l'ora...ti saluto^^...fai la brava!!!
Ottimi i baci perugina, e ancor più ottimo il gelato della cremeria al gusto "baci purigina".
Per il resto, preferisco mantenere la mia reputazione di "persona altamente fredda ed analitica, parecchio malvagia e disgraziata" (cit.) ^_^
Almeno finchè sarò costretto a vivere in questo barbara e retrograda società occidentele ;)
Akuma-Gg-sama
/me versione maestrina acida
caro akuma-gg-sama prima di iniziare a provare il fremente desiderio del culto orientale, non farti sentire dai nostri colleghi giapponesi un hokairi perchè mi sa mi sa che poi ti ritroverai a non poter stare nè nella nostra barbara e retrograda società occidentale nè nella loro retrograda ristretta e conservatrice cultura orientale
/me fine versione maestrina acida
Comunque forse il mio parere in merito lo conosci già... ma mi piace esporlo sempre :P
Il Bacio come il bacio e l'amore come l'Amore sono tutte cose soggettive. Non esiste una definizione Alta di tutto ciò che noi facciamo ed esprimiamo.
Per quello che penso io qualsiasi gesto è in primo luogo nato come espressione fortemente fisica. E' il bisogno di unione che spinge un essere umano a compiere questi gesti.
Ci sono un sacco di risposte alla questione che tu hai sollevato, in primo luogo dobbiamo anche mettere conto della famosa "crisi depressiva adolescenziale" che colpisce ormai la maggior parte dei ragazzi che, diciamocelo pure, non hanno obiettivi, non hanno scopi, si chiudono nell'oppressione delle loro famiglie e della loro svoglietezza e sfociano in malattie (vabè la spiegazione è più complessa, ma comunque non è questo il punto e non voglio dilungarmi).
Questo complesso porta alla disperata ricerca di "bruciare le tappe" (questa è una delle tante ripeto non posso dilungarmi oltre) proprio per l'ossessiva ricerca dell'appagamento. Baci, abbracci, petting, sesso non sono altro che un'ossessiva ricerca. Questo per una categoria di ragazzi (che io ritengo la maggioranza).
Continuare il culto della "libertà d'espressione" alla figli dei fiori, partita come azione d'attacco diretta alle restrizioni della società e sfociata come obbligo morale di tanti giovani, non ha fatto altro che ammassare una banda di caproni (perchè povere ste pecore che vengono sempre messe in mezzo e sono così dolci) intestarditi a sentire il diritto e il bisogno di sfogare tali atteggiamenti.
Quella espressione che tu ritieni Assoluta in realtà non è altro che la conservazione dentro di noi di quel bisogno che pochi di noi riescono a mantenere dentro e ad impreziosire. L'impreziosimento rende unico un gesto, ma non deve essere necessariamente un bacio o il finire fra le lenzuola in "perfetta armonia".
Un semplice gesto come una carezza può rendere unica un'espressione e vero un sentimento soltanto perchè reso con la coscienza che non sarà d'altri quel gesto, ma soltanto tuo e donato soltanto a chi vuoi che sia donato.
E qui mi ricollego alla domanda di tua cugina sull'Amore.
L'Amore esiste. Può esistere anche sempre.
E' ciò che si ha dentro che è speciale non il gesto che si esterna. Tu puoi vivere la più bella storia d'amore anche se la persona per cui provi amore non ti corrisponde. Però dentro di te può essere così e non è detto che non sia amore.
Se poi parli dell'amore corrisposto allora lì è una questione di fortuna... anche se io non la penso così ma non esprimo il mio parere platonico e teatrale xchè ben pochi potrebbero capirlo e condividerlo.
Per finire dato che mi sto dilungando troppo voglio sottolineare che è anche una questione di cultura in evoluzione.
Riprendendo il discorso dei giapponesi per loro è prezioso anche solo uno sguardo, che ti scruta fin dentro il Kokoro, ma questo non significa che noi siamo "stronzi" se invece guardiamo direttamente il nostro interlocutore negli occhi.
E come per loro guardare negli occhi un'altra persona è impensabile così per te può essere impensabile "sprecare" un bacio per una persona che per te non è importante.
Ma al giorno d'oggi i gesti perdono di significato e allora la mia idea è costruiamoci i nostri di gesti qualsiasi essi siano senza stare a pensare alla corrente che dice che quello è così e quell'altro è cosà.
E così magari si riusciranno ad assaporare meglio le azioni più insignificanti.
Hai mangiato pesante, eh? :P
no avevo fame il post l'ho iniziato prima di mangiare :P
Caspita Free925, un paio di volte mi son perso :P
Perchè sulla culutra giappo hai messo 3 aggettivi negativi, e per quella occidentale solo 2? Non è giusto ;)
Il discorso credo sia lungo e complicato, però... ci sono cose dalla loro culutra e del loro modo di fare che mi piacciono più della nostra. O che come idea, penso mi ci ritroverei meglio.
Poi ci sono un milione di formalismi e cose che non mi piacciano, ma quelli ci sono anche da noi, anzi forse siamo messi anche peggio. E il brutto è che magari non ce ne accorgiamo nemmeno.
Ogni società ha i suoi difetti, alla fine si tratta solo saperci convivere, e dove/quando è possibile, scegliere quella che più ci aggrada.
Su baci, amore e carezze non mi esprimo, come già detto sopra.
Sono soggettivi, come dici anche tu. E sono condizionati delle esperienze che abbiamo avuto. Sono diversi per ognuno. E ho perso il piacere di parlarne e/o di confidarmi tanto tempo fa.
Sono molto akuma in questo campo ^_^
PS: sull'hokairi potevi anche spiegarti meglio :( io il giapponese non lo conosco, so solo dei termini e dei modi di dire, imparati guardando tanti anime. Non ho la più pallida idea di come si scrivano nemmeno in romaji.
Google mi è amico! :)
Ho trovato okaeri che si scrive così oppure cosà
è questo il punto....
probabilmente da come parli conosci la realtà del giappone che ti viene propinata dai media, dagli anime e dai fumetti, ma quella è solo una orientalizzazione della cultura occidentale.
fattelo dire da una persona che il Giappone lo vive ogni giorno quasi sulla propria pelle.... da occidentale con tutte le libertà a cui sei abituati in Giappone avresti una brutta vita...
secondo te perchè esiste un così alto tasso di suicidi fra giovani in quel Paese?
Perchè dici che manga e anime sono un'occidentalizzazione?
Il mercato di maggior impatto è proprio quello giapponese, non certo quello occidentale dove arriva si e no un decimo della loro produzione...
Non dico di conoscere bene il Giappone quanto lo conosci tu, ma conosco bene il paese in cui vivo, e soprattutto l'illusione di libertà che questo ti dà.
Credi di essere libero solo perché non ci sono formalismi nella lingua e nel modo di porsi con le altre persone?
Ci sono un sacco di cose che probabilmente ti sfuggono ;) o che più semplicemente sei avvezza ad accettare perché fanno parte del mondo in cui sei cresciuta.
Pensa che negli USA ci sono lo stesso numero di suicidi, quasi, che ci sono in Giappone eppure quel paese nell'immaginario di tutti, è l'essenza della libertà...
La Norvegia, in Europa, è uno dei paesi con il tasso più alto di suicidi, eppure sono un paese con un livello qualitativo di vita di gran lunga superiore al nostro...
La concezione di libertà è soggettiva. E le statistiche lasciano un po' il tempo che trovano.
Ti rispondo io, visto che Free925 è impegnatissima in faccende personali.
Gli anime ed i manga non sono un'occidentalizzazione bensì un'orientalizzazione di valori occidentali. Mi spiego meglio: i giapponesi guardano l'"Occidente", ne colgono alcuni aspetti e li rielaborano secondo la loro cultura. Il risultato di questo processo spesso può essere scorto negli anime e manga.
Non nego che la libertà "occidentale" non coincida con l'ideale di libertà assoluta (tutti noi abbiamo constatato in vari modi la veridicità di tale osservazione), ma spesso, come ha giustamente osservato Free925, molti prendono i contesti ed i messaggi passati da anime e manga come espressione totale della cultura e della società giapponese. E ciò non è del tutto esatto, come ho cercato di spiegare prima.
Ti posso assicurare, dal momento che ho amici giapponesi, che le "difficoltà" non si fermano solo alle forme onorifiche o ai comportamenti di rispetto verso altre persone. Magari fosse così!
Il popolo giapponese in generale (ovviamente non tutti i giapponesi) è particolarmente razzista. Questo anche a causa della sua lunga storia di isolazionismo, che gli ha consentito sì di mantenere una propria identità culturale che solo ultimamente viene "scalfita" dagli "innesti occidentali", ma che era lungi dall'essere perfetta. Se per un occidentale la sacralità del dovere e dell'onore giapponese è fonte di ammirazione e di rispetto, per i giovani giapponesi è al limite del soffocamento. Un esempio stupido: se da noi il mobbing sul posto di lavoro è in qualche modo punibile, lì è una pratica usuale. Altro esempio del cavolo: le mitiche uscite al bar tra colleghi, capo compreso, sono una vera e propria tortura per alcuni. Ovviamente dopo le 12 ore di lavoro (il tuo dovere è lavorare, quindi per te non dovrebbe essere un problema rimanere fuori orario), sei obbligato ad uscire anche se non vuoi e, per dimostrare che ti diverti, sei costretto a bere fino ad ubriacarti. Se non vai o non bevi, entrerai nel libro nero del capo, il quale si sentirà in dovere di trattarti come l'ultimo foglio di carta igienica del rotolo. Poi ci sono i reietti della società, ovvero quelli che hanno dovuto subire un fallimento nella loro vita. Molti diventano senzatetto ed in questo link puoi leggere le loro condizioni: http://www.ipsnotizie.it/nota.php?idnews=611
E questa frase è cruciale: "I senzatetto rappresentano una fascia di popolazione modesta, che vive dove possibile - in tende, rifugi di cartone, stazioni ferroviarie, parchi e spazi pubblici - ed è motivo di imbarazzo per il governo."
Magari può essere interessante approfondire questo aspetto del Giappone che davvero pochi conoscono. Vedrò di scrivere qualche post in tal senso.
Comunque colgo l'occasione per ringraziare sia te Gg che Free925 per l'interessantissimo scambio di opinioni al quale avete dato vita!
Grazie della rispota, prima di tutto :)
E' vero che in anime e manga vengono presi spunti dalle culture occidentali, ma mi pare lo facciano di più per le storie e i miti (tipo i personaggi alla Gilgamesh oppure tutto quello che rigurada la religione cristiana per fare degli esempi), piuttosto che per le abitudini ed i modi di fare.
La "vita quotidiana" non riporta certo le nostre abitudini o i nostri modi di fare ;)
Poi sia ben chiaro: non credo che nessuna opera di nessun genere, sia un film, un anime o un libro, possa esprimere in toto una qualunque cultura.
Al massimo ne evidenziano degli aspetti, alcuni lati visti dal punto di vista dall'autore, che è una persona con le sue opinioni e la propria vita.
Conosco bene le situazioni tipiche dell'ambiente lavorativo giapponese e l'oppressione che onore e formalismi suscitano nelle persone e nei giovani.
Ma non credo che da noi sia meglio.
Quanti casi di mobbing ci sono in Italia? E quanti sono denunciati o hanno vinto le loro cause?
Prova a vedere l'iter richiesto per dimostrare il mobbing. E anche se vinci non avrai più un lavoro, o un posto di lavoro dove poter stare, vista la pesantezza delle relazioni che si formeranno in seguito alla tua denuncia...
Questo per dire che se anche in linea teorica tu il diritto lo possiedi, in pratica è per lo più un'illusione, giusto per farti credere di averlo, per farti sentire libero.
Il razzismo è un problema grosso anche da noi: in italia non si tollerano nord con sud. Gli stranieri sono i nostri schivi.
La Francia ha visto Parigi incendiata dai suoi extracomunitari (provenienti dalle proprie colonie!!) che dovrebbero essere tanto bene integrati.
Almeno il Giappone è stato chiuso per tanti anni, e per loro l'immigrazione è una cosa "nuova".
Da noi invece le "giustificazioni" sono molte meno. Specialmente perché ci si vanta di essere la grande europa, di essere multirazziali.
Non vedo molta differenza, in fondo è sempre di ipocrisia e costrizioni che stiamo parlando.
La loro è formale e per tante cose alla luce del sole.
La nostra è ben nascosta, sotto un milione di parole e di finti diritti.
Salto il capitolo USA perché sarebbe un macello ;)
Oh, ho scritto troppo e sto diventando *alloso ^_^
In questo post si parlava di baci e guarda dove siamo finiti. Tutto per colpa di un okaeri scritto male! :P
Gomenne!
Comunque sarò ben felice di leggere i tuoi post sulla società giappa. Scrivi anche le cose belle però! ^___^
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