23 aprile 2007

Kagrra - Satsuki

Buongiorno a tutti o gente che non ha di meglio da fare se non leggere le cretinate che ogni tanto scrivo!

Oggi, dopo 10 giorni di assenza, ritorno proponendovi una perla della musica giapponese: un mix tra melodie tradizionali e strumenti moderni, amalgamato perfettamente.

Vi sto parlando di Satsuki dei Kagrra, gruppo j-rock attualmente in voga in Giappone: composto da 5 elementi (il cantante Isshi, i chitarristi Akiya e Shin, il bassista Nao ed il batterista Izumi), la band è nata nel 1998 con il nome di Crow, ma si è imposta sulla scena musicale giapponese solo nel 2000, con il nome di Kagrra e con l'album di esordio "Nue".
Per ulteriori informazioni, vi rimando al loro spazio ufficiale su MySpace.

Ed ecco a voi la quinta traccia del loro album San!





Come al solito, vi lascio il testo in Giapponese e la sua corrispondente traduzione in inglese, questa volta presa dal sito VideoUncovered ed eseguita da un tal suisui:

Kagrra

Satsuki

shizuku shitataru, garasu no mukou wa
aa, haruka tooku, hitomi ni utsuranai
aa, furueteiru, kioku ni motarete

koe wa tada todokazu ni, sono te o suri nukete yuku
namida wa mada koborezu ni, anata o omou dake

kasumu yuuhi ni kowareta ano hi no kakera

koe wa tada todokazu ni, sono te o suri nukete yuku
namida wa mada koborezu ni, anata o sagashiteiru

aa, haruka tooku, watashi no kokoro ga
aa, furueteiru, kokoro ga naiteiru

koe wa tada todokazu ni, sono te o suri nukete yuku
namida wa mada koborezu ni, anata o sagashiteiru

koe wa tada todokazu ni...
namida wa mada koborezu ni...

Traduzione:

Beyond the mirror, drops are dripping
Haa! So far and distant, your pupil doesn't reflect me
Haa! Shaking, I plunge into the memories

My mere voice can not reach you, slipping through your hands
My tears hasn't yet fallen, as I only think of you

Hazing in the setting sun the day broke in splinters

My mere voice can not reach you, slipping through your hands
My tears hasn't yet fallen, as I'm still looking for you

Haa! So far and distant, my heart is...
Haa! Shaking, my heart is crying

My mere voice can not reach you, slipping through your hands
My tears hasn't yet fallen, as I'm still looking for you

My mere voice can not reach you...
My tears hasn't yet fallen...


Fatemi sapere cosa ne pensate!

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14 aprile 2007

Buon compleanno!

Cari lettori/trici,

è con viva gioia che la Compiuta Donzella del 2000, castellana di codesta roccaforte di facezie e di riflessioni bestiali quale è il Bestiario, augura oggi un buon compleanno alla carissima ed ormai non più giovanissima Compiuta Donzella del 2000.

Che poi sarei io in entrambi i casi.

E comunque, visto che fino a questo momento nessuno ancora ha cantato la solita canzoncina che si suole intonare ogni anno, gioco d'anticipo e me la dedico con un piglio storico!

Buon Compleanno Compiuta Donzella del 2000! (che poi sarei io)



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05 aprile 2007

Un mito dal passato: Rossetto Delicato!

Buonasera a tutti, amici e amiche del Bestiario!

Come avete potuto notare, ultimamente sto tenendo una media per me impressionante di un post al giorno: si vede che si sta avvicinando il ventiseiesimo compleanno della Compiuta Donzella del 2000 (che poi sarei io) :P

Sinceramente, per festeggiare questa ritrovata vena creativa, ero indecisa tra ben 3 video da proporvi: alla fine, proprio a causa dei pochi giorni al mio invecchiamento annuale, mi sono lanciata nelle rimembranze di un lontano passato che fu e che mi ricordo con piacevoli ricordi!

Chi di voi non ha mai sentito parlare dell'Incantevole Creamy, per i nippofili Creamy Mami, si cosparga il capo di cenere e lo infili dentro al frigorifero! Anime trasmesso in Italia negli ormai lontani anni '80, faceva parte del prolifico filone delle maghette e si poneva come top della gamma insieme alla celeberrima Magica Emi. La particolarità di questo anime consiste in un tripudio di bellissime canzoni, adattate in Italiano sull'originale base giapponese ed eseguite dalla ben nota Cristina D'Avena.

Con mia assoluta felicità, sono riuscita a scovare la versione completa di quella che secondo me era una delle canzone migliori di quel fantastico periodo dell'animazione in Italia: una vera magia intitolata Rossetto Delicato.
Lo so, il solo titolo non vi fa ritornare in mente neanche mezza nota, d'altra parte nel testo non viene citato manco una volta! Ma non vi preoccupate! Vi basterà ascoltare un secondo della melodia per esclamare con un impeto di gioia: "LA INDOVINO CON UUUUUUNAAAAAA!"

Ecco a voi l'occasione per fare un tuffo carpiato con coefficiente di difficoltà 3.4 nel passato!

Buona visione a tutti e buon proseguimento di nottata!






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04 aprile 2007

Afro Ninja: il mistero svelato

Salve a tutti o ridacchiosi lettori del Bestiario!

Su internet gira da un bel po' di tempo un video ormai diventato un cult della rete.
Per 15 secondi si assiste all'immane tragedia di un uomo, ma che dico uomo, una leggenda vivente.

Lui è...Afro Ninja!

Si narra che costui si recò in un mini-studio per sostenere un provino per un film di arti marziali.
Gran parte di voi avrà già visto il video milioni di volte, ma lo ripropongo, in prima visione sulle pagine del Bestiario, perché mai fotogrammi furono più azzeccati in un blog di demenze (ma non solo).
Preparatevi perché è tragicamente divertente:





Ora che vi siete ripresi, posso proseguire con la narrazione.
Per anni questi pochi kilobyte di puro divertimento sadico sono rimbalzati da un capo all'altro del mondo, facendo ridere milioni di persone. L'impavido Afro Ninja si è spaccato virtualmente il naso infinitamente volte (sicuramente una volta nella realtà), ma l'impatto ilare della scena è rimasto sempre immutato.
Ma di chi è quel volto inizialmente sprezzante, poi in evidente stato confusionale, che ha letteralmente conquistato il globo?

Questa domanda è rimasta senza risposta per tanto, troppo tempo.
Solo ultimamente (oggi) sono riuscita a svelare l'arcano mistero (mentre altri lo sapevano già dal 2004: perché devo essere sempre l'ultima a sapere le cose???).

Afro Ninja è il signor Mark Allen Hicks, stuntman presente in innumerevoli film ma anche attore in una puntata del telefilm Crossing Jordan.
Non ci credete?
Ebbene, guardate bene questa foto presente sul sito IMDB.com : la pettinatura afro non c'è più, ma chiaramente i lineamenti del volto sono quelli del nostro indomito eroe.

Delle semplici ma sincere parole mi sgorgano quindi dal cuore...
...grazie signor Hicks...grazie per l'immane figura di palta globale che ancora oggi la fa prendere in giro da milioni di persone...di nazionalità, di razza, di religione diversa, ma accomunate in un solo riso per il suo schianto al suolo.

Grazie Afro Ninja: rimarrai sempre il nostro super eroe preferito!

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03 aprile 2007

Ubuntu e NVIDIA

Buon pomeriggio a tutti adorati lettori/rici del Bestiario!

Questo post vuole essere una speranza di vita per chi possiede un Dell Dimension 9200, si ritrova ad installare Ubuntu sulla propria partizione ed inizia ad avere forti problemi di instabilità mentale a seguito del continuo ronzare a tutta velocità della ventola della scheda video.

Sappiate infatti che tale problema è da imputarsi esclusivamente ai driver della NVIDIA ivi installata (o meglio su questo maledetto carrozzone c'è quella). Dopo varie capate a destra e a manca, non tirate da me ma da un collega, visto che ho avuto la fortuna di installare Ubuntu dopo di lui, la verità immanente assolutamente certa è che installando gli ultimi driver per Linux presenti sul sito della NVIDIA il problema scomparirà magicamente.

Ma come fare?
Chi si accosta ad Ubuntu per la prima volta, dopo anni ed anni passati sulla piattaforma dalla finestra svolazzante, è sicuramente spaventato dalla schermata del terminale, che ricorda tanto il buon vecchio e affidabile DOS. Quindi cerca il più delle volte disperatamente di reperire un setup.exe che possa istantaneamente salvare l'universo con un doppio click del mouse.
Sappiate che questa distribuzione di Linux, pur essendo molto più user-friendly delle sue sorelle pinguinose, ha bisogno ancora di qualcuno che la sappia coccolare e vezzeggiare con un bel po' di comandi da terminale.

Ma non disperate!
La Compiuta Donzella del 2000, che poi sarei io, vuole risparmiarvi l'ingrato compito di impararvi a memoria il Manuale d'Amore Linuxiano, fornendovi ogni tanto dei suggerimenti per risolvere i problemi più comuni: ovviamente quelli che incontrerò io, visto che pure la sottoscritta è una niubba in questo campo! Pensate che quando sono andata all'Acquario di Genova mi è presa pure una mezza sincope alla vista dei pinguini: li facevo più alti, corposi e massicci, mentre invece non sono altro che delle galline bianche e nere. Che delusione...

Ma torniamo a bomba (quella calabra, una piccanteria unica) all'argomento del post: come fare ad installare gli ultimi driver NVIDIA?
Semplice!
Con scatto felino ed abile mossa dovrete recarvi nella sezione del sito della casa produttrice della scheda video dedicata al download dei driver per Linux. In breve dovete andare QUI.
Una volta giunti in quelle lande, vi toccherà scaricarvi un bel fileozzo, corrispondente all'architettura hardware del vostro pc: per le macchine comuni, vi basterà prendere l'ultima versione per Linux IA32.

Alla fine dello scaricamento, spostate il vostro file nella cartella home del vostro utente, segnatevi da qualche parte il nome del file e preparatevi a lanciarvi nel vuoto!
Infatti dovrete premere la combinazione di tasti CTRL+ALT+F1: questa mossa vi proietterà nella visualizzazione da terminale, quindi vi ritroverete a vivere in bianco e nero. :P
Ma non spaventatevi, perché come dei picchi impazziti inizierete a digitare sulla tastiera i seguenti comandi, che raggrupperò in fasi distinte:

1. Reperimento degli strumenti per l'installazione (ovvero i moduli dei quali avete bisogno per lanciare l'installer)

sudo apt-get install build-essential
sudo apt-get install linux-headers-$(uname -r)
sudo apt-get install xserver-xorg-dev

2. Uccisione dell'istanza grafica attiva (e che volete installare i driver della scheda video quando c'è un'interazione con essa? Giammai!)

sudo /etc/init.d/gdm stop

3. Esecuzione del file di installazione precedentemente scaricato (ovviamente dovete essere nella cartella dove c'è il file, ma mi sembra che lo spostamento nel terminale vi porti già nella home, dove precedentemente avete salvato il file)

sudo sh NOME_DEL_FILE_CHE_AVETE_SCARICATO

P.S.: per darvi un'idea il mio file si chiamava: NVIDIA-Linux-x86-1.0-9755-pkg1.run

Durante l'installazione vi si chiederà se volete scaricare o meno qualcosa dal sito della NVIDIA: dite di no, così penserà direttamente l'installer a compilare il necessario. Però fategli modificare direttamente il file xorg, così non ve lo dovrete fare a manina.

In ultimo, come suggerito su parecchi forum, dovrete disabilitare i driver video precedentemente installati da Ubuntu, che sono indicati da "nv"

Quindi modificate il file:

sudo nano /etc/default/linux-restricted-modules-common

cambiando la stringa ivi presente in:

DISABLED_MODULES="nv"

Una volta fatto tutto ciò, potete stare tranquilli: al prossimo avvio dell'interfaccia grafica vedrete il loghino della NVIDIA e la ventola si quieterà.

Per illuminarvi di immenso vi basterà quindi digitare il comando: starx

Buon Ubuntu silenzioso :P

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01 aprile 2007

Miao! Il gatto è servito!

Buona pomeriggio a voi, felini e canidi in forma umana!

Oggi farò una ben strana commistione: da una parte mi rovinerò la vita parlandovi di una delle specie di animali domestici più diffusa nel mondo, dall'altra vi proporrò una poesia dedicata da un noto poeta proprio all'animale con le vibrisse feline. E per finire un bel filmato per vedere bene in muso questa sinuosa palla di pelo.

Insomma, vi parlerò del gatto (neko in giapponese)!
Innanzitutto, lo sapevate che il micio ha un nome altisonante in latino (ovvero la sua denominazione scientifica), anche se è originario dell'Egitto? Egli è il Felis Silvestris Catus!
Ok, non ve ne poteva fregare di meno! Quindi passiamo con scatto felino ad analizzare le caratteristiche di questa miagolante macchina da caccia!
Infatti il suo corpo è ottimizzato per procacciarsi il cibo (carne carne ed ancora carne visto che è un carnivoro) in ogni condizione: tralasciando i ben conosciuti artigliozzi retrattili ed i dentini aguzzi, riesce a cacciare bene al buio grazie ad una vista particolarmente sviluppata e alle sue vibrisse (ovvero i baffi), che gli consentono di orientarsi e mantenersi in equilibrio. Inoltre con il suo udito riesce a distinguere una miriade di suoni diversi, anche se è un po' sordo ai toni bassi e ha un olfatto all'altezza di quello del suo rivale cane. E per finire non poteva non avere anche un gusto notevole (anche se non distingue una Sacher da un'aringa, visto che per lui dolce e salato sono la stessa cosa), con una lingua piena di papille piccole piccole che fungono da pettine per il pelo (che funge da copertina termica).
Insomma, per i piccoli animaletti non ci sarebbe scampo se non che...i gatti odierni vivono spaparanzati in casa, sbranano le loro scatolette (oppure il carpaccio fresco, come è solita nutrire il suo gatto la mia vicina di casa) e si stendono al calduccio a dormire. Al massimo vanno in giro a togliere la coda a qualche lucertola quando hanno la luna da predatore.

Il gatto è un animale profondamente bastardo approfittatore e biecamente utilitarista, al contrario del cane che è tanto fedele e pure tontolone: in gran parte dei casi, la convivenza con gli esseri umani è sopportata dal gatto solo in cambio di benefit, quali il cibo senza cacciare, coccole, caldo e chi più ne ha più ne metta. Questo perché è un animale fondamentalmente solitario e socialmente non gliene può fregare di meno dell'idea di capobranco: è lui il boss di se stesso!
Ma comunque può capitare che si possa affezionare alla sua famiglia umana, in linea con il detto "anche i duri hanno un cuore": ecco quindi che dorme di giorno e rimane sveglio di notte, per proteggere i suoi compagni umani durante il sonno; sfrega il suo muso contro la faccia delle persone per dimostrare amicizia e li lecca per dimostrare affetto, così come le mamme gatte fanno con i loro cuccioli; fa le fusa e tiene la coda dritta con solo la punta piegata per esprimere piacere per le coccole ricevute e strofina il suo collo contro le gambe del padrone per dire in realtà che è lui il padrone e quell'essere umano è suo e di nessun altro micio.
Insomma, diventa un vero e proprio tenerone!

Personalmente non ho mai avuto gatti, ma mi ricordo uno splendido tigrato rosso, di mia zia, ovviamente non di razza, che si chiamava Rambo: mai nome fu più indicato! Sprezzante della vita agiata, era un vero predatore: ad un certo punto erano spariti i topi da tutto il vicinato...per poi ritrovarli senza vita sullo zerbino di mia zia! Era solitario ma bonario con i bambini (ed io all'epoca non andavo ancora alle elementari): era tanto morbido e pacioccoso e aveva dei baffoni lunghissimi! Insomma, un figo di gatto! Adesso non c'è più, stroncato parecchi anni fa da una malattia al fegato: punizione divina per tutti i topi sterminati.

Ma suvvia, bando ai ricordi e alle spiegazioni e largo alla poesia!
Uno dei poeti maledetti si spupazza il suo gatto: leggendo i suoi versi immagino che molti di voi, se siete gattofili, rivivranno le stesse sensazioni (o quasi) provate da Carletto.
A voi la lettura!


Charles Baudelaire

Il gatto

Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato;
trattieni le unghie della zampa,
e lasciami sprofondare nei tuoi begli occhi striati
di metallo e d'agata.
Quando le dita indugiano ad accarezzare
la tua testa e il dorso elastico
e la mano s'inebria del piacere di palpare
il tuo corpo elettrico,
vedo la mia donna in spirito. Il suo sguardo
come il tuo, amabile bestia,
profondo e freddo, taglia e fende come un dardo,
e, dai piedi fino alla testa,
un'aria sottile, un minaccioso profumo
circolano attorno al suo corpo bruno.


E per finire un bel video per capire chi si cela dietro a tutte queste parole che ho speso nell'odierno post: guardate con quale cattiveria, malvagità e felineria agiscono portando a termine i più efferati crimini! Dopo tutto il gatto nero era il famiglio, ovvero servitore, preferito dalle streghe, e questo filmato dimostra ampiamente il perché!

Buona visione ed arrivederci alla prossima, qualunque cosa voi siate!








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