16 giugno 2009

Le mille e una Bestialate

Buongiorno a tutti cari lettori del Bestiario!

Questo non è proprio un bel periodo per me. Negli ultimi tempi, anche in conseguenza della notizia ricevuta da poco, ho riflettuto molto ed ho deciso di apportare dei sostanziali cambiamenti nella mia vita. Per farla breve, il mio proposito ora è quello di vivere e non di subire.

Conseguentemente a ciò, per prima cosa ho voluto risolvere l'annoso problema della mia università.
Dovete sapere che chi fa l'orientamento nelle scuole superiori circa un corso di laurea il più delle volte mente spudoratamente. Ancora ricordo quel ragazzo che tesse le lodi di Ingegneria Aerospaziale: imparerete a conoscere lo spazio...potrete riuscire a raggiungere le stelle...costruirete il futuro...farete parte della sfida dell'uomo alla conquista dell'universo...
Prima lezione dell'esame di Istituzioni di Ingegneria Aerospaziale.
Il professore di riferimento prende il microfono in mano, ci guarda e fa "Voi adesso siete tutti carichi, ma se va tutto bene vi ritroverete a fare le pompe delle lavatrici della Whirpool".

...

E lo spazio? La conquista dell'universo? Le stelle?
Niente di tutto ciò ovviamente.
Ma visto che sono una persona fondamentalmente testarda, all'epoca decisi di proseguire, perché non era possibile che tutto fosse una gran presa per i fondelli.

Ed invece sì.
Dopo tutti questi anni, a 5 esami dalla fine, un bel giorno mi sono svegliata ed ho avuto una folgorazione "Che caspito ci fa un'analista programmatrice web nel corso di Ingegneria Aerospaziale, che altro non è se non una vagonata di meccanica e dove se ti va bene lo spazio lo vedi in due esami scarsi del terzo anno e poi devi per forza farti la specialistica?".

Risultato? Da settembre passo ad Ingegneria Informatica.
E questa decisione è stata presa mentre leggevo i programmi degli esami del nuovo corso snocciolando dei "Uah! Che figata!", dei "Questo esame deve essere bellissimo!" ed anche dei "Sarebbe stupendo poterlo studiare!". Ed in quel momento venne espressa dalla mia guaritrice, nonché ormai guru, la perla di saggezza del secolo "Ma scusa, se ti piace tanto, visto che per te l'università ormai è una penitenza, perché non fai quello?"

Ma se finalmente ho trovato la tranquillità per quello che sarà il mio futuro scolastico, per quanto riguarda il lavoro sono nel caos più totale.

Se siete dei lettori storici del Bestiario, saprete sicuramente che il mio posto è parecchio precario ed economicamente non riconosciuto dalla società. Sto parlando della fantomatica borsa di studio. Grazie a questo terribile strumento, una persona che lavora a tutti gli effetti come una dipendente ma che vuole puntare al suo futuro studiando per una laurea si trova in una posizione di rifiuto biologico solido. E' in pratica un contratto di lavoro a tempo determinato, senza contributi e senza benefit. Ma a differenza dei contratti interinali, per il datore di lavoro non c'è l'obbligo di assunzione alla scadenza della borsa di studio. Sì, avete capito bene, può essere rinnovata anche all'infinito.

Ma comunque nel mio caso la bastardaggine delle persone per cui lavoro si è spinta ancora più in là.
Ovvero, hanno legato la mia assunzione al conseguimento della laurea.
Qualcuno potrebbe dire "Beh, che ci vuole?". Eh, ci vuole ci vuole...
La sottoscritta è una persona profondamente emotiva che già soffre come una dannata nel dare un esame. Ma se aggiungete all'ansia da prestazione, che tutti gli studenti devono affrontare, il fatto che l'esame vi fa veramente schifo ma che dovete farlo per forza per dimostrare il vostro valore ai genitori e a voi stessi allora la situazione diventa più complicata. Poi giustamente, come è stato detto al mio responsabile, il datore di lavoro può fare un ragionamento tutto suo che si chiarifica nelle parole "Io faccio così per l'interesse della ragazza. E' una persona validissima e di grandissimo valore, ma se l'assumo poi le darei una scusa per non laurearsi più e poi vivrebbe una vita infelice". Grazie mille! Hai calato l'asso di bastoni finale sulla mia capa, così nel dare un esame devo pure ricordarmi che se non lo passo non avrò una stabilità economica. Soffrire e fare esaurimenti nervosi è proprio nel mio interesse!

Ma poi, parliamoci chiaro...la laurea è un impegno personale. Solo 1 collega su 5 assunti è laureato. Fra quelli non laureati, uno è stato preso dopo di me e non gli è stato fatto nessun problema per l'assunzione. Per un altro che non è stato ancora assunto e che non è laureato non ci saranno problemi.
Per me sì e solo per me.
Ma il mio lavoro vale come quello di tutti loro, anzi presenta delle responsabilità maggiori. Ho avuto delle offerte di lavoro da altre società ma ho passato 1/3 della mia vita qui e mi dispiacerebbe andarmene perché il lavoro mi piace ed anche l'ambiente. Perché devo essere solo io quella incatenata da mille ed uno problemi, stressata e frustrata?

Conclusione: le Bestialate non finiscono mai!

1 commento :

Tua Cuggy ha detto...

Tua Cuggy ti approva e apprezza!
Uno "Yeah!" di incoraggiamento per te!