02 novembre 2010

Il premier italiano e l'ironia

Ave lettrici e lettori!

Il Bestiario, per definizione, deve occuparsi anche di bestialità e dopo aver letto le varie notizie uscite oggi in Italia non posso che commentare alcune battute del presidente del consiglio italiano attualmente in carica (e sappiamo benissimo di chi stiamo parlando).

Lungi da me fare politica: innescherei una serie innumerevoli di commenti, flame e quant'altro che mal si addicono ad uno spazio tranquillo come vuole essere questo blog. Con questo post mi limiterò quindi alle uscite più o meno frequenti di Mr. B, evitando di toccare argomenti puramenti politici.

Partiamo da quella odierna!

"Sono fatto così da sempre: qualche volta mi capita di guardare in faccia una bella ragazza, ma è meglio essere appassionato di belle ragazze che gay"

Ovviamente siamo di fronte ad una delle famose e mirabolanti battute di Mr. B. Nella società odierna questa affermazione ha scatenato una serie di reazioni indignate: il paragone implica una non troppo celata opinione negativa nei confronti dei gay, definiti "peggiori" degli appassionati di belle ragazze. Ora, se volessimo esagerare i termini potremmo leggere la parafrasi "appassionato di belle ragazze" come maniaco, oppure come latin lover. Quindi un maniaco o un latin lover sarebbero migliori di un gay. Vista così, la battuta ha carattere fortemente discriminatorio. In ogni caso, attenendoci a ciò che è riportato e non ad elucubrazioni, il gay è visto come termine di paragone in negativo.
Le associazioni omosessuali non potevano non protestare dopo aver sentito una simile frase. Ma, pensandoci bene, Mr. B fa parte della generazione precedente, ovvero quella abituata a fare battute di dubbio gusto (attuale) che scatenavano un'ilarità generale (senza andare troppo indietro con gli anni, basti pensare ai film degli anni '80, come ad esempio I Fichissimi). Probabilmente, parlando a braccio, ha detto la prima frase, per lui divertente, che gli passava per la testa: molto probabilmente molte persone di una certa età o con una certa "cultura" hanno riso ed avrebbero voluto dargli una pacca sulla spalla. Ma poi, alla fin fine, Mr. B non ha nulla contro gli omosessuali: basta che, come direbbe mio padre, non ci provino con lui.

Questo suo modo di scherzare, sopra le righe, troppo da osteria e poco da diplomazia, si è già rivelato in altre occasioni: come quando nel 2005 disse, riguardo alla premier finlandese, "io ebbi a fare la corte alla presidente della Finlandia" aggiungendo anche che per l'occasione aveva "rispolverato tutte le arti da playboy"; come le celeberrime corna fatte nel 2002 durante la foto ufficiale per il vertice dei ministri degli Esteri a Caceres; come la barzelletta "rubata" nella quale, oltre a prendere in giro Rosy Bindi (ormai abituata a battute sul suo conto da ogni dove), si è lasciato sfuggire una bestemmia; come la frase scherzosa (ovviamente secondo i canoni esposti precedentemente) di inizio anno, "Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze", riferita agli scafisti albanesi.

Insomma, evidentemente il grande errore di Mr. B in queste uscite sta nella poca lucidità, o meglio nella mancata presa di coscienza che lui è il più importante esponente politico dell'Italia e qualsiasi sua mossa è passata sotto la lente di ingrandimento. Si dovrebbe rendere conto che quando parla non si trova al tavolo di casa sua con i suoi amici ma davanti una telecamera con tutto il mondo che lo guarda.

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