Cari lettori/lettrici del Bestiario,
dopo tanto tempo scriverò un altro post perché oggi si è verificato un accadimento terribile, al quale mai si spererebbe di assistere.
All'età di 24 anni, Marco Simoncelli, pilota di Moto GP e ragazzo simpatico e divertente, ha lasciato traumaticamente la sua vita sull'asfalto del GP della Malesia.
Per puro caso ho assistito in diretta alla tragedia (in realtà di solito mi sveglio un po' più tardi alla domenica) e subito ho intuito che per quanto efficaci siano diventate le procedure mediche, di fronte a taluni episodi nulla può essere ancora fatto.
Se ne va quindi un ragazzo che ha sempre affrontato la vita con un sorriso sulle labbra, anche quando gli era stata affibbiata l'etichetta di "cattivo in pista" per taluni comportamenti aggressivi, dettati solo dalla smania di raggiungere il gradino più alto del podio.
Raggiunge la schiera di tanti, sicuramente troppi, motociclisti che hanno pagato la realizzazione del loro sogno di velocità con la vita. E che in questo mondo ormai marcio hanno rincorso la loro passione cercando di superare se stessi prima ancora che i loro avversari.
Se ne va tra la commozione di coloro che lo hanno "vissuto" di persona, che hanno parlato con lui, scherzato e condiviso gli attimi di tutti i giorni, ma anche tra quella della gente comune, che ha guardato parte della sua vita su uno schermo, come se stesse assistendo ad una scena da una finestra. Ed in queste poche ore regalate ogni mese a tutti noi, ha sempre mostrato quella voglia di vivere che conquista e fa sorridere.
Ed è proprio col sorriso sulle labbra che dovremmo ricordarlo e non come talune testate giornalistiche (ad esempio Il Corriere della Sera), sul quale comportamento mi astengo dal commentare perché potrei divenire "leggermente" scurrile, che in home page sbattono forse l'ultimo istante della sua vita, steso esanime senza casco sulla pista, persino cerchiato in rosso.
Ma probabilmente in questo momento te ne fregherai (ed in realtà te ne sei sempre fregato), in carena per raggiungere al più presto il Paradiso dei motociclisti.
Addio campione.
1 commento :
Per dovere di cronaca, Il Corriere della Sera non ha più quella foto in homepage.
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