Buonasera a tutti voi che leggete!
Ho appena finito di vedere la nuova puntata della fiction del momento, ovvero Il XIII Apostolo, e con il fido smartphone da 99 euro scarsi vi sto per scrivere dal mio lettino alcune considerazioni in merito.
La storia è stata congeniata in maniera accettabile e gli effetti speciali, seppur a tratti quasi infantili, fanno il loro effetto: onore al merito quindi di chi l'ha concepita.
Ma non volevo parlarvi propriamente di questo. Da sempre infatti sono affascinata, come molti immagino, dalle manifestazioni insolite, per non usare il troppo inflazionato aggettivo occulte. Ma nel mio caso ho dovuto fare i conti anche con vicende inaspettate, scaturite da mie uscite sorprendenti persino per la Compiuta Donzella del 2000 (che poi sarei io).
Siete curiosi di conoscerle, nevvero?
Ebbene, tenterò di riassumere brevemente gli eventi più salienti.
Chi mi conosce personalmente sa che, nonostante sia attratta da misteri ed eventi straordinari, cerco sempre una spiegazione che rientri comodamente in canoni scientifici: ciò che accade non deve essere assimilato così e semplicemente come lo si vede ma deve essere sezionato, analizzato e conosciuto. Siamo dotati di una mente pensante, in grado di elaborare e ragionare con logica, quindi evitiamo di farci uccellare come pecoroni beoti.
Eppure ciò che mi è accaduto in ben 3 occasioni può essere mal ricondotto ad una serie di strane coincidenze.
Parliamo del primo caso!
Mia nonna materna è venuta a mancare quando frequentavo la quarta superiore: ero molto legata a lei e spesso facevamo simpatici discorsi sulla reincarnazione e sulle visite ai parenti post mortem. Qualche mese dopo la sua dipartita, l'ho sognata per la prima volta: e quell'esperienza onirica è stata senza dubbio molto particolare.
Mia nonna, con una naturalezza sconvolgente, mi aveva rivolto la domanda "Allora, la figlia del Luca (mio cugino) è già nata?". Ovviamente non potevo che rispondere "Nonna, ma sua moglie non è nemmeno incinta!". Espressione di disappunto sul viso di nonna: "Vabbè, fa niente".
Il mattino dopo, con un po' di vergogna, raccontai il sogno a mia madre, la quale bollò il tutto come cretinata. Salvo poi riferirlo a mia zia, madre del precedentemente citato cugino e famosa in famiglia per le arti divinatorie casalinghe.
Dopo una settimana e mezzo circa dal sogno, una telefonata della costernata, ma ovviamente felice, zia diede sostanza allo strano accadimento: la moglie di mio cugino aveva appena fatto un test di maternità, risultato positivo. In quel momento non ricordo chi fosse più sconvolta, se mia zia, mia madre o me stessa. Medesimo stupore 9 mesi dopo, alla nascita della primogenitA di mio cugino.
La storia si ripetè dopo quasi 4 anni con una collega d'ufficio.
In modo del tutto inusuale ed inaspettato anche per me, un giorno la fermai dicendole "Tra un po' avrai una bella bambina, eh?". Ma l'altra mi rispose triste "Magari, ci ho provato molte volte ma nisba. Ed ormai l'orologio biologico sta andando troppo avanti".
Dopo 1 mese scarso avvenne l'incomprensibile: era incinta. Dopo 9 mesi nacque Cristina, la sua unica figlia. Ancora oggi la mia ormai ex collega d'ufficio va in giro a dire che l'ho messa incinta io (che vergogna T_T).
Ultima vicenda, stessa storia.
Prima di lasciare il precedente impiego, mentre salutavo una collega appena sposata, mi sono fatta sfuggire un "Dai, che entro un anno sarai incinta!". Nonostante la mancata volontà di procreare da parte della suddetta (ed infatti quella volta rischiai il linciaggio), dopo nemmeno un anno un'altra vita era in cantiere.
Alla scoperta del fattaccio, la ragazza mi ha fatto pervenire un messaggio: "Avevi ragione".
Insomma, 3 su 3. Nemmeno Michael Jordan poteva fare di meglio.
Ho appena finito di vedere la nuova puntata della fiction del momento, ovvero Il XIII Apostolo, e con il fido smartphone da 99 euro scarsi vi sto per scrivere dal mio lettino alcune considerazioni in merito.
La storia è stata congeniata in maniera accettabile e gli effetti speciali, seppur a tratti quasi infantili, fanno il loro effetto: onore al merito quindi di chi l'ha concepita.
Ma non volevo parlarvi propriamente di questo. Da sempre infatti sono affascinata, come molti immagino, dalle manifestazioni insolite, per non usare il troppo inflazionato aggettivo occulte. Ma nel mio caso ho dovuto fare i conti anche con vicende inaspettate, scaturite da mie uscite sorprendenti persino per la Compiuta Donzella del 2000 (che poi sarei io).
Siete curiosi di conoscerle, nevvero?
Ebbene, tenterò di riassumere brevemente gli eventi più salienti.
Chi mi conosce personalmente sa che, nonostante sia attratta da misteri ed eventi straordinari, cerco sempre una spiegazione che rientri comodamente in canoni scientifici: ciò che accade non deve essere assimilato così e semplicemente come lo si vede ma deve essere sezionato, analizzato e conosciuto. Siamo dotati di una mente pensante, in grado di elaborare e ragionare con logica, quindi evitiamo di farci uccellare come pecoroni beoti.
Eppure ciò che mi è accaduto in ben 3 occasioni può essere mal ricondotto ad una serie di strane coincidenze.
Parliamo del primo caso!
Mia nonna materna è venuta a mancare quando frequentavo la quarta superiore: ero molto legata a lei e spesso facevamo simpatici discorsi sulla reincarnazione e sulle visite ai parenti post mortem. Qualche mese dopo la sua dipartita, l'ho sognata per la prima volta: e quell'esperienza onirica è stata senza dubbio molto particolare.
Mia nonna, con una naturalezza sconvolgente, mi aveva rivolto la domanda "Allora, la figlia del Luca (mio cugino) è già nata?". Ovviamente non potevo che rispondere "Nonna, ma sua moglie non è nemmeno incinta!". Espressione di disappunto sul viso di nonna: "Vabbè, fa niente".
Il mattino dopo, con un po' di vergogna, raccontai il sogno a mia madre, la quale bollò il tutto come cretinata. Salvo poi riferirlo a mia zia, madre del precedentemente citato cugino e famosa in famiglia per le arti divinatorie casalinghe.
Dopo una settimana e mezzo circa dal sogno, una telefonata della costernata, ma ovviamente felice, zia diede sostanza allo strano accadimento: la moglie di mio cugino aveva appena fatto un test di maternità, risultato positivo. In quel momento non ricordo chi fosse più sconvolta, se mia zia, mia madre o me stessa. Medesimo stupore 9 mesi dopo, alla nascita della primogenitA di mio cugino.
La storia si ripetè dopo quasi 4 anni con una collega d'ufficio.
In modo del tutto inusuale ed inaspettato anche per me, un giorno la fermai dicendole "Tra un po' avrai una bella bambina, eh?". Ma l'altra mi rispose triste "Magari, ci ho provato molte volte ma nisba. Ed ormai l'orologio biologico sta andando troppo avanti".
Dopo 1 mese scarso avvenne l'incomprensibile: era incinta. Dopo 9 mesi nacque Cristina, la sua unica figlia. Ancora oggi la mia ormai ex collega d'ufficio va in giro a dire che l'ho messa incinta io (che vergogna T_T).
Ultima vicenda, stessa storia.
Prima di lasciare il precedente impiego, mentre salutavo una collega appena sposata, mi sono fatta sfuggire un "Dai, che entro un anno sarai incinta!". Nonostante la mancata volontà di procreare da parte della suddetta (ed infatti quella volta rischiai il linciaggio), dopo nemmeno un anno un'altra vita era in cantiere.
Alla scoperta del fattaccio, la ragazza mi ha fatto pervenire un messaggio: "Avevi ragione".
Insomma, 3 su 3. Nemmeno Michael Jordan poteva fare di meglio.
1 commento :
Sto sorridendo. Con te, non di te.
Tre robe, credo. A ritroso.
Michael Jordan era capace di fare l'impossibile, l'imponderabile, anche per le nostre menti.
Secondo il mio modesto parere dovresti essere orgogliosa di avere messo incinta, anche se involontariamente, ma spesso capita, la tua ormai ex collega. Mica è roba da niente...
La nostra mente, per quando pensante, elaborante e ragionante, non arriverà mai ad essere utilizzata per tutta la sua potenzialità, almeno non in un tempo umanamente corto. Ci sono robe imponderabili, che la fisica e la chimica a nostra conoscenza non riescono ancora a capire e spiegare.
Quindi, coi brividi alla schiena giacché la mia idea è questa, non mi meraviglio affatto che tu abbia così oniricamente ascoltato parole dell'amata nonna.
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