Buona sera a tutti i lettori/lettrici del Bestiario!
Verso metà settimana scorsa è arrivato quatto quatto a casa della Compiuta Donzella del 2000 (che poi sarei io) un nuovo componente del mio esercito multimediale. Diciamo che è il pezzo grosso, l'Enola Gay con Fat Boy incluso.
Si tratta di un Sony Vaio VPCF12S1E, per gli amici Omoikane.
Ovviamente è un notebook, anche se non troppo portatile, dalle caratteristiche estremamente interessanti e paragonabile ad una bella pantera scattante (sì, è tutto nero ed io ho poca fantasia!).
Il suo cuore è rappresentato da un Intel i7 740QM a 1.73 GHz (per intenderci, un quad core), sostenuto da 6 possenti GB di ram DDR3 ed accompagnato da una NVIDIA GeForce GT 330M da 1 GB. Le ciliegine sulla torta sono rappresentati dal meraviglioso monitor a doppia lampada full hd e dal lettore bluray.
Ovviamente ho subito partizionato il disco da 500 GB, con preinstallato Windows 7, ed ho istallato la mia fida Ubuntu, versione a 64 bit. Come da copione, non poteva andare tutto liscio come l'olio. Infatti al primo avvio non mi riconosceva il touchpad e i driver proprietari dell'NVIDIA mi mandavano in crash X.
Ho risolto entrambi i problemi ma ve li spiegherò un altro giorno, quando dal grub selezionerò Ubuntu e non Win 7 (al momento sono su questo ultimo per esigenze videoludiche improrogabili).
Le prestazioni sono comunque davvero eccellenti e su Linux si sfiora quasi la velocità della luce. Mai vista una velocità simile con Compiz attivato ed un tempo di avvio sui 10 secondi scarsi (e secondo me posso fare anche di meglio)! Ma per la quantità quasi mostruosa, rapportata alle mie tasche, di soldi che hanno intaccato i miei pochi risparmi, tutto questo era più che dovuto! Infatti, sul sito della Sony il prezzo si attesta sui 1500 euro circa (ma con la possibilità di incidere una frase sulla scocca interna del monitor), al Mediaworld è fuori a 1499 euro, mentre l'ho comprato ad una cifra leggermente inferiore, ovvero 1280 euro circa, spese di spedizione incluse.
Ma adesso arriviamo alla parte più importante di tutto questo post, ovvero il nome che ho affibbiato a questa belva nera! Omoikane si chiama così non in onore del dio shintoista della saggezza e dell'intelligenza, anche se non ci sta per niente male, ma per spirito di emulazione verso un altro bellissimo computer, questa volta però di un famoso anime un po' datato.
Pochi di voi magari si ricorderanno di Omoikane, l'unità di elaborazione centrale della Nadesico, migliore amico della mitica Ruri Hoshino (famosa per l'affermazione "Baka bakka", ovvero traducibile più o meno con "branco di cretini"). Il più bel computer mai creato dall'immaginazione dell'uomo, a pari merito con HAL9000, capace di relazionarsi in modo quasi umano soprattutto con RuriRuri.
Vi lascio quindi a trascorrere gli ultimi scampoli di questa nottata con una delle più belle citazioni dello stesso Omoikane, pronunciata dopo aver riacquistato la memoria in seguito ad un tentativo di hackeraggio:
"Questi giorni indimenticabili, per questi io vivo"
Omoikane - Martian Successor Nadesico - Episodio 12
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