25 novembre 2011

Italia, o povera Italia...

...figlia di cotali padri e madri, ora ridotta a spettro sbiadito di un tempo che fu e che mai ritornerà.
Fosti fulcro d'un immenso impero ed ora spaurita e inane chini il capo dinanzi a genti che dominavi e che ti temevano ed invidiavano.

Sperduta nella tua accidia, gravata da catene straniere, giaci piangente, in disperata attesa di un eroe che irrompa nel freddo della prigione a riportare un tiepido sole di libertà e giusta giustizia.

Nel mezzo della battaglia combattuta non all'arma bianca ma con numeri e denaro ahimé non sonante ed immaginario, a nulla servono i tuoi belletti, i tuoi ricordi e le tue dolci note, giacché non è armonia a regnar su questa terra resa opaca dall'umana specie bensì il gelido rigore di voluttuosi interessi.

Ed i tuoi figli, dimentichi delle auguste origini e spiazzati da cimenti inaspettati, immobil si parano innanzi alla tua esile figura un tempo giunonica ed odono i tuoi strazianti gemiti senza osar proferir parola alcuna, se non con flebili mugugni. Troppo distratti, troppo infantili, si lasciano ammaliare ed irretire da chi sussurra instancabilmente versi di niun senso, poiché non ascoltano, non accendono il lume della mente loro e pensano ma con altrui sentimento.

Nessun uomo ti salverà, nessuna mano si alzerà in tua difesa perché la tua vera forza, il tuo popolo, non è più tuo ma di vizi ed inerzia. E triste ed addolorata perirai sotto la scure che già ora pende sul tuo capo, sì pallido e smunto.

Vuote ideologie, celanti squallidi interessi, sono ben poca armatura contro i fendenti che dilaniano le tue membra. Ed il tuo sangue, rosso come il vino della tua terra, come la lava dei tuoi vulcani, come i frutti delle tue fronde, come le fiamme del tuo passato coraggio, lorderanno i tuoi assassini, che ridenti si addormenteranno sognando nuove malefiche imprese, dimenticandoti.

Italia, o povera Italia...

1 commento :

Marco ha detto...

Bellissima...