27 febbraio 2013

Che confusione! Sarà perché è lo Stato!

E cominciamo il tanto atteso intervento sui risultati delle elezioni con una parafrasi di una famosissima canzone dei Ricchi e Poveri (il mio gruppo preferito da bambina!).

Care/i amiche/i del Bestiario, evidentemente qualcosa di particolarmente scontato è accaduto.

Che l'Italia fosse un Paese evidentemente ingovernabile lo avevamo già ampiamente capito vivendoci ogni giorno (come ho avuto modo di scrivere in precedenza), ma lunedì scorso ne abbiamo avuto prova innegabile. La democrazia è bella perché è varia ma una maggioranza ci deve pur essere. In realtà siamo stati così bravi nel votare che alla fine si è creato lo scenario più complicato in assoluto da gestire, e più curioso da osservare.

Certo, la situazione sarebbe infinitamente più divertente se la Compiuta Donzella del 2000, che poi sarei io, fosse stata norvegese, neozelandese, canadese. Ma, ahimé, il Bel Paese le ha dato i natali e continua in un modo o nell'altro a sfamarla. Indi per cui, non lo nascondo, un po' di tensione anima il suo cuore. La crescita smodata dello spread BTP/BUND è indice del fatto che siamo diventati facile bersaglio per gli speculatori d'oltre frontiera e non solo, visto che l'instabilità fa calare la fiducia anche dei piccoli risparmiatori. E questa è sempre stata la storia della povera Italia: vessata, occupata, punzecchiata dalle potenze straniere, più convinte, dinamiche e forti di lei. Insomma, è da parecchi secoli che in un modo o nell'altro le buschiamo di santa ragione!
Ma un po' di ottimismo alla fin fine ci vuole: se la nostra cugina Grecia non è ancora andata in fallimento, qualche speranza di sopravvivenza c'è ancora.

Stavamo però parlando della nostra situazione politica. Involontariamente (perché dubito che il popolo italiano si sia messo d'accordo in maniera così perfetta) è stato creato, a grandi linee, il famigerato triumvirato, che potrebbe ricordarvi dei nomi notevoli nella storia dell'Antica Roma. E' una forma di organizzazione altamente instabile ma che potrebbe portare a dei vantaggi notevoli, sempre che le parti in gioco riescano a mettere temporaneamente da parte il loro egocentrismo e la smania di potere. Il primo triumvirato, ed il più famoso per gli attori in gioco, fu quello di Giulio Cesare, Pompeo Magno e Licinio Crasso: vi invito a leggere come si è costituito per fare un rapido paragone con la nostra Italia.
Due uomini già padroni della scena politica ma in contrasto fra loro ed uno emergente e baldanzoso: ho come una sensazione di déjà vu!
Alla fine tutti e tre ottennero ciò che volevano, salvo poi scannarsi in allegria (date a Cesare quel che è di Cesare). E' interessante comunque notare come, seppur per un periodo breve, si siano spalleggiati reciprocamente per degli obiettivi primari per loro, riuscendo a piegare il senato alle loro volontà.

Anche i nostri squallidi partiti ora hanno la possibilità di governare per un breve periodo con un accordo del genere. Certo, una soluzione chiaramente all'italiana, ma almeno possiamo vantarci di illustri predecessori! Da quel che sono riuscita a carpire dai fumosi programmi proposti in campagna elettorale, ci sono dei cavalli di battaglia dei tre schieramenti: non sono soluzioni in netto contrasto fra loro e la gente molto probabilmente ha dato il suo voto anche per quelle motivazioni.

Se quindi si riuscisse a spingere l'acceleratore sull'intelligenza ed il senso civico (ok, il primo triumvirato era un po' un'associazione a delinquere, ma stendiamo un velo pietoso sull'Italia di oggi), si potrebbe evitare un nuovo giro di consultazioni elettorali, si potrebbero dare delle riforme volute dalla gente e si potrebbe alleggerire il carico che tutti noi ci portiamo sulle spalle.

Ovvio, è un compromesso, ma ricordiamoci che siamo un popolo di compromessi! XD

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