20 febbraio 2013

Il voto è una cosa seria, noi no.

Carissime/i amiche/i del Bestiario,

siamo agli ultimi sgoccioli di una campagna elettorale fatta di scontri, accuse, colpi di scena, inchieste ma soprattutto tanta, tanta confusione.
Ed in questo clima di totale ed incommensurabile devastazione socio politica, il popolo italiano sarà chiamato domenica ad esprimere una preferenza verso chi vuole alla guida del Bel Paese.

In tutta onestà vi dirò che la Compiuta Donzella del 2000, che poi sarei io, non ha la più pallida idea circa il simbolo dove apporre la sua croce. Perché alla fin fine, qualunque sia la scelta, molto probabilmente saremo noi a dover portare la croce. E con noi intendo i normali cittadini, che ogni giorno escono di casa e sanno che devono darsi da fare per avere qualcosa da mettere nel piatto. Dopo tutto, l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

Ma c'è un grumo di insofferenza nella mia mente che spinge da molto tempo per venire fuori in queste pagine virtuali: la vera realtà, quella che facciamo finta di non vedere, è che siamo proprio noi a fare schifo. Siamo noi che contribuiamo attivamente a dare potere alle caste, a far evadere gli evasori, a non far funzionare la sanità, a dare una mano alla criminalità organizzata, a creare le emergenze dei rifiuti, a far aumentare il tasso di disoccupazione, a mandare all'aria i conti dell'INPS, ad inquinare il territorio, ad incitare al furto le amministrazioni locali disoneste, ad incentivare il fenomeno del nepotismo, a produrre una classe politica totalmente ed inequivocabilmente specchio di quello che siamo.

E' un ribrezzo che monta prepotentemente e che mi fa venire in mente:
- l'idraulico che cambia una guarnizione e chiede alla pensionata vedova "Signora, sono 30 euro ma 40 se vuole la fattura"
- il ragazzo che sale sul treno senza biglietto e dice "Tanto nel tragitto che faccio io il controllore non passa mai"
- l'uomo che dice "Al colloquio mi avevano detto che quel posto di lavoro era mio e l'avevo detto ad un mio amico. Poi il mio amico è andato dal suo parroco, che era lo stesso del titolare dell'azienda, ed è stato lui a mettersi giacca e cravatta per il primo giorno di lavoro."
- il ragazzo che parcheggia ed aspetta la polizia ore ed ore davanti alla sua macchina perché una psicopatica aveva deciso che quel posto era suo ed attende che si allontani per rigargli la portiera
- il direttore che lascia un giovane per dieci anni in borsa di studio perché così paga meno contributi...quelli per la sua pensione
- la signora a passeggio con il cane da 1000 euro che non raccoglie l'immonda deiezione della sua non piccola bestiola, impestando il marciapiede
- la panettiera della porta accanto, che fa pagare un cornetto 2 euro e si "dimentica" sempre di fare lo scontrino
- il padrone del negozio che dice "Il contratto te lo devo fare di 1100 euro per legge, ma poi ti pago 800 euro", lasciando alla nemmeno trentenne ragazza l'onere di pagare le tasse su una cifra che non guadagna
- il famigerato dentista che per due ore di lavoro distribuite in due giorni si fa pagare 400 euro ma ne chiede 600 con fattura
- il medico che nemmeno visita il paziente e sa già che deve prescrivere un anti-infiammatorio perché "Eh, c'è in giro questa malattia", o che prescrive 3 colonscopie nel giro di 5 mesi ad una signora di 70 anni rischiando di causarle seri danni all'intestino
- l'uomo, ex ferroviere, che è potuto andare in pensione a 35 anni, e non di contributi, e che si vanta di averlo fatto
- tutti coloro che come minimo guardano in cagnesco due omosessuali che passeggiano tenendosi per mano
- la ragazza che ha giaciuto, generando un figlio, con un uomo ultra sessantenne, ricco industriale sposato, perché così ha ottenuto un appartamento in centro ed una vita agiata
- l'adolescente che cammina sul marciapiede, si gira un secondo e sputa una schifezza mai vista nel bel mezzo del passaggio
- i pendolari che affollano lo spazio davanti alle porte quando nei corridoi c'è un'ampia pista per ballare il valzer
- sempre il pendolare che, con il treno stracarico di persone, non vuole arrendersi e si getta in mezzo alla gente spingendo e premendo senza nemmeno chiedere scusa
- chi decide il numero di carrozze dei treni, che pur sapendo delle lamentele dei pendolari se ne frega e li lascia scannare
- il tassista, che con tariffe standard decise dal comune per percorsi particolari, fa pagare 5 euro in più al povero turista inconsapevole
- il giovane aitante che in metropolitana siede sul posto riservato agli invalidi e l'anziano invalido che si regge al palo tentando di non cadere
- la fanciulla che sul treno di sera urla come un'aquila al cellulare dimenticandosi (o fregandosene) della gente stanca attorno a lei

Insomma, l'elenco potrebbe essere molto più lungo, oserei dire quasi infinito, ed è un misero spaccato della nostra quotidianità, degli italiani e dell'Italia. L'onestà, l'educazione, il rispetto sono ormai spettri sbiaditi di un passato che magari non abbiamo mai vissuto. Ed in questo contesto, cosa mai potremmo sperare per il nostro futuro?

Il sonno dei valori genera mostri.

7 commenti :

Marco ha detto...

D'accordo su alcuni punti, meno su altri. Comunque l'idea generale è corretta, secondo me: ogni popolo ha il governo che si merita. È vero che ci sono anche persone allo stremo, ma le stesse sarebbero pronte ad ogni genere di scorciatoie per agiarsi. Ecco quindi che non ci si può aspettare molto dalla classe politica: la politica è una scorciatoia per la ricchezza; indoviniamo la probabilità che un italiano con dei valori (raro già di suo) ci andrà...

Compiuta Donzella del 2000 ha detto...

Dal momento che concordi in linea generale con quanto ho scritto, mi piacerebbe sapere su quali punti dissenti. Sono di impostazione fondamentalmente Socratiana e non voglio gettare al vento un'occasione virtuale per esercitare un po' di maieutica! XD

Marco ha detto...

Scusami, non sono in disaccordo, diciamo che ho delle riserve su queste:
- il famigerato dentista può avere avuto i suoi costi, quindi il tuo messaggio che è una doppia critica (al costo dei dentisti e all'attitudine ad evadere) andrebbe corretto per includere solo la seconda. (non sono dentista e non ho parenti/amici dentisti ;) )
- i due sui pendolari mi sembrano un po' forzate: alla fine 1) rischi di perdere la fermata se non sei vicino alle porte (anche se qui la teoria dei giochi ci direbbe che se fossimo tutti a sedere nessuno la perderebbe.. ma è un equilibrio di Nash il disordine, quindi la situazione non cambierà da sola) e 2) spesso non hai tempo di chiedere scusa. (non sono un pendolare però, quindi parlo per ragionamento - e io chiedo quasi sempre scusa)
- quello che decide il numero delle carrozze avrà avuto vincoli di budget dai superiori che a loro volta devono fare i conti coi superiori eccetera fino ad arrivare a chi ci mette i soldi che vuole metterne il meno possibile. Non è un'attitudine molto seria/imprenditoriale, però non è colpa di Gianni il signor numero-di-carrozze.
- esiste davvero gente che frega il posto ai vecchi? cioè, se non altro gli sguardi dell'altra gente dovrebbero farlo alzare. O se è perso nel suo mondo dirgli "uè, pirlètti! alzati!"
- la tipa che urla è una rompipalle e un po' incivile, ma non è un problema "principale"

Ah: ma quella della psicopatica che vuole rigare la macchina è successa davvero? Se si, voglio pensare che sia un problema isolato, non diffuso tra la maggioranza dei cittadini :S


Come dicevo, sono d'accordo sulla tua idea: quelli di sopra sono critichine che mi sono venute in mente leggendo i vari punti. Sono d'accordo che sarebbe bello avere un paese più civile.. Sono stato in Finlandia alcuni mesi e so di cosa parlo... Un altro mondo! Non ci sono nemmeno i controllori sui bus perché a nessuno verrebbe in mente di salire senza biglietto :S

Compiuta Donzella del 2000 ha detto...

Ottime le tue osservazioni. Ti rispondo che tutto ciò che ho citato mi è accaduto direttamente o a cari amici/parenti di assoluta fiducia.

Il famigerato dentista purtroppo ha solo messo a posto 2 carie composte e limato un molare al quale era saltata via una scheggia infinitesimale laterale. Il primo giorno ha messo le mani in bocca un suo socio, che aveva stimato il lavoro in 200 euro. Il secondo giorno, visto che il socio era impegnato, il famigerato dentista ha reputato logico raddoppiare il prezzo. Dato che la comunicazione della variazione di prezzo era stata fatta post intervento, lo sfortunato paziente ha pagato, imparando la lezione di non andare più in fiducia. Costo in materiali dell'intervento? Infinitesimali, visto che non era stata fatta nemmeno l'anestesia.

Discorso pendolari!
1) Per essere vicini alle porte la gente si ammassa in un angusto spazio, anche se effettivamente ci si può distribuire civilmente e chiedere "Permesso" per prepararsi alla discesa in prossimità della propria fermata. Lo faccio io, lo fanno in tanti, troppi non lo fanno. Se hai la fortuna di sederti, per scendere dovrai come minimo sacramentare in turco cipriota per aprirti un varco perché la gente non ha educazione.
Ho visto gente salire ad una fermata, posizionarsi vicino alle porte con tutto lo spazio del mondo a disposizione, permanere nella medesima posizione dopo il riempimento del treno e scendere dopo 10 fermate a treno vuoto. Mi spiace ma non li giustifico.
2) Il tempo di chiedere scusa ce l'hai: il treno parte e prima di arrivare alla prossima fermata puoi anche lanciarti in una tua apologia recitando anche il mea culpa. Non tutti ma molti invece si fiondano sulla folla tipo concerto rock, schiacciano qualunque essere vivente presente nello spazio e non spiaccicano parola. La regola civile, come fanno molti, sarebbe di mettersi sulla soglia e chiedere gentilmente ai presenti di spostarsi un attimo verso i corridoi per consentire l'ingresso.

Gianni, il signor numero-di-carrozze, può avere tutte le giustificazioni del mondo ma una cosa è certa: se sali in quei carri bestiame sai che dovrai soffrire (e non esagero) fino a destinazione. 30 persone compresse, schiacciate le une alle altre, per un tragitto medio di un'ora, con il giaccone pesante perché fuori ci sono -5°C, l'impossibilità di toglierlo perché non c'è spazio e la temperatura nella carrozza superiore a 30°C, senza ossigeno perché c'è troppa gente. Quello è l'inferno è non c'è budget che regga di fronte a tutta quella gente, pagante un biglietto in costante aumento, che ha l'unica colpa di non lavorare/studiare nella propria città. C'è quindi qualcosa di seriamente marcio.

Esiste davvero il cretino/i cretini che fregano il posto a gente che non ce la fa a stare in piedi. Di solito, per non fare eccessivamente casino, altre persone educate e magari anche anziane si alzano e cedono il proprio posto, mentre ragazzini sui 15 anni se ne sbattono allegramente, pensando che a loro tutto sia dovuto. Se non erro c'è anche un blog con foto che testimoniano questo malcostume

In Giappone, ma anche in altri paese, urlare ma mi pare anche solo parlare al cellulare è severamente vietato. E' sintomo di mancanza di rispetto verso gli altri. Non è da arresto, sono d'accordo, ma è comunque da maleducati.

Quella della psicopatica è clamorosamente vera ed è accaduta proprio venerdì scorso. E purtroppo ne ho viste di litigate per parcheggi ed anche di posteggi negli spazi riservati ai disabili.

Insomma, facciamo votare i finlandesi al posto nostro (come ha suggerito Bisio con i norvegesi) XD

.TelA ha detto...

Mi ha messo tristezza leggere che il voto è una cosa seria mentre noi no.
Però, stando molto dalla tua parte, e non obiettando alcun che dell'elenco che come scrivi potrebbe essere più lungo assai, sono convinto che certe robe si comincia a farle con piccole quotidiane azioni.
E l'esempio porterà chi lo vede a imitare, è nella natura umana.
In fondo siamo un po' pecore.
Il nostro futuro spera che noi si abbia il coraggio di non essere ipocriti, e di vivere sempre a testa alta, orgogliosi di essere dalla nostra parte, di pensarla in un certo modo.
Certe persone hanno fatto l'Italia, altre sono morte per mantenere od ottenere certe libertà, non scordiamocelo, erano italiane come noi.

Compiuta Donzella del 2000 ha detto...

Alcuni italiani nel corso della storia sono morti per la Patria, quella con la P maiuscola.
Alcuni italiani nel corso della storia hanno reso grande l'Italia con i loro gesti e le loro conquiste, ed il mondo intero ce li invidia.
Ma sono i valori del qui ed ora, gli italiani che vanno a votare che creano il piccolo Paese in cui viviamo ora.
Ed in molti sono come nani che si credono superiori solo perché sono sulle spalle di giganti.
Giustamente mi parli di piccole azioni da compiere ogni giorno per suscitare spirito emulativo. Ebbene, nella mia mediocrità, tento di mostrare senso civico e rispetto delle regole in ciò che faccio ma quello che ne scaturisce è, ahimé, una sana derisione per il non essere "furba come gli altri".
Qui vige il "fatta la legge, trovato l'inganno" e gli esempi da seguire, purtroppo, devono provenire da livelli ben più alti dei miei.
Ah, ma è vero, ci si ricorda di loro solo quando muoiono, così si possono scrivere delle frasi ad effetto su Facebook e dimenticarsene l'ora dopo.

.TelA ha detto...

Mediocre per mediocre, io come te, comprendo bene quello che spieghi. E raccolgo anche il sospiro di inadeguatezza in riferimento ai nani e ai furbi e agli inganni.
Sono convinto però che prima o poi persone rette arriveranno ai livelli più alti dei tuoi, e dei miei. Non posso e non voglio pensare diversamente.
Gli italiani che vanno a votare, come dici te, hanno valori che permettono la presenza di certe persone in certi ruoli.
Questa è la democrazia, e credo sia giusta così, più o meno, il mio voto vale quanto quello del mio vicino. E che sia.
Sono dalla tua parte, non so se ti faccia piacere o se ti serve saperlo, però è così, sappi che ce n'è uno in più.
Ora, che corre la fine di aprile, vedremo cosa ci fanno saltar fuori da quelle poltrone.
Buon proseguimento.