04 novembre 2006

Quando il tubo catodico marcisce

Buongiorno a tutti!

Piccola premessa prima di iniziare: l'attesissimo Blogger Beta sta avanzando sempre di più verso la release finale. Il 2 novembre scorso sono state aggiunte le interfacce in lingua Italiana, Francese, Tedesca e Spagnola ed è stata implementata la vecchia feature della pubblicazione del blog via S/FTP (con però le "categorie"). E quest'ultima novità preannuncia la migrazione in massa di tutti gli utenti dal vecchio al nuovo Blogger. Preparatevi :P

Stamattina avevo intenzione di scrivere un post su un argomento diverso da quello che vi sto proporre, ma non chiedetemi quale era perché la mia memoria è talmente corta che non mi ricordo nemmeno cosa ho mangiato ieri sera. ^^'''
Comunque ho cambiato la mia decisione iniziale dopo aver visto pochi minuti di Rai Edu Tv Talk (che tra l'altro non vedo mai dato che a questa ora gironzolo allegramente per casa spolverando come una matta). Ospite della trasmissione era Claudio Lippi, che personalmente ricordo con piacere alla conduzione de "Il pranzo è servito" dopo l'abbandono del mitico Corrado.

Forse non tutti lo sanno, ma in questi ultimi giorni Lippi è stato artefice di una clamorosa protesta contro la moda attuale di fare televisione: ovvero tutto fa brodo per fare ascolto e quindi portiamo risse, volgarità, trash e quanto altro dinanzi agli sguardi sbigottiti dei telespettatori. E sinceramente di fronte a cotanto spettacolo indecoroso un bel "che schifo" è di rito.
Una volta la domenica pomeriggio era farcita di programmi per la famiglia, visto che unicamente in questo giorno tutti i componenti si riuniscono dopo le fatiche di una lunga settimana lavorativa e scolastica. Ad esempio, un mio ricordo bellissimo è quello di stare seduta in salotto, insieme ai miei genitori, a mio fratello e alla mia adorata nonna, mentre sullo schermo passavano le immagini della strepitosa Buona Domenica condotta da Marco Columbro e Lorella Cuccarini (secondo me la migliore coppia di conduttori per la tv) e successivamente da Gerry Scotti con Gabriella Carlucci. Personalmente mi piacevano tantissimo le pseudo rappresentazioni teatrali, che cadevano irrimediabilmente nella parodia, che facevano ridere senza bisogno di volgarità oppure le gare tra la "squadra blu" e la "squadra rossa" (composte se non ricordo male da vip) che si concludevano con l'ormai passato di moda toro meccanico (con il quale la Carlucci, ormai deputata parlamentare, ha avuto una lunga relazione).

Ora invece che succede? Accendo la tv e vedo un ring. Ingenuamente penso "Uah! Hanno iniziato ancora con i giochi di un tempo!", ma la mia speranza capitola ignobilmente dinanzi all'aspro scontro verbale, spesso volgare, intercorso tra nientepopòdimeno che il notissimo Rocco Casalino (che per essere famoso venderebbe pure i suoi organi) e in un primo momento Vittorio Sgarbi (detto anche la polveriera ambulante), successivamente Alessandro Cecchi Paone ed Aldo Busi (ai quali se viene schiacciato il codino non se ne stanno con gli artigli retratti).

Insomma, qualcosa mi dice che si sta prendendo spunto alla vecchia concezione di spettacolo. Ma non mi riferisco alla televisione di una volta, farcita di TeleMike, Il pranzo è servito, Bis, e chi più ne ha più ne metta, bensì ai tanto amati giochi gladiatori che erano tanto in voga nell'Antica Roma. Insomma, la gente per sfogarsi ha bisogno di vedere lo scontro, la violenza, di proclamare un vincitore e di irridere un perdente. Un antistress notevole, non c'è che dire, che tiene incollati gli spettatori allo schermo per vedere sei i contendenti alla fine arrivano a darsele anche fisicamente.
Ma sinceramente: quanto può essere davvero divertente e costruttivo tutto questo? Non dico che bisogna proteggere i bambini mettendoli sotto campane di vetro, ma presentargli uno show dove la gente incita ed applaude chi insulta di più, non mi sembra proprio da persone responsabili.

Dato che la televisione la evito come la peste da un po' di tempo, salvo alcuni programmi davvero interessanti, non mi sarà difficile rispondere all'appello di Claudio Lippi, il quale, dopo alcune puntate di Buona Domenica svoltesi tutte con la stessa modalità, ha deciso di abbandonare la co-conduzione ed il ruolo di autore del programma e di indire una protesta simbolica. In cosa consiste? Nello spegnere la televisione per almeno un minuto, domenica 12 novembre, dalle 17.30 alle 17.35. Questo per far capire che la gente è stufa dell'ignobile spettacolo offerto ogni santo giorno.

E ridatemi Ok il prezzo è giusto, mannaggia alla pupattola!

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2 commenti :

Free925 ha detto...

no dai ti prego... ok il prezzo è giusto proprio no...

prostata ha detto...

Beh, a dire la verità a me non piacevano nemmeno Domenica In e Buona Domenica (Bis e il Pranzo è servito sì, però)... ma mi rendo conto che in confronto alla roba che intravedo oggi (Casalino & C.) fosse oro. ^_____^