24 dicembre 2006

E' la vigilia di Natale...

Buongiorno a tutti o solerti visitatori del Bestiario!

Oggi, come ben sapete, è la famigerata vigilia di Natale, ovvero quella che è diventata forse la regina delle feste vendute al consumismo (è una dura lotta con San Valentino). Ma ovviamente chi vuole togliersi il piacere di fare e ricevere regali? Io sicuramente no!
Ed è per questo che ultimamente non avete letto più i miei squallidi interventi su questo blog: ero impegnatissima a scervellarmi per azzeccare il regalo giusto per tutti. Non rivelerò subito il risultato dei miei arrovellamenti, onde non rovinare la sorpresa a coloro i quali hanno un mio pacchetto sotto il loro albero di Natale, ma sicuramente vi fornirò una dettagliata cronaca nei giorni successivi. Dopotutto sono a casa, in meritate ferie, quindi avrò tempo di rompervi le scatole con ben due post al giorno!

Proprio stamattina, mentre facevo i mestieri in casa da brava colf soggetta alle dipendenze di una madre dittatrice, ho iniziato ad intonare (ma soprattutto stonare) le celeberrime canzoni natalizie, quali Disco Inferno, I Will Survive e Surfin in the USA...no, queste sono le canzoni da Dance Dance Revolution! Ehm...dicevo, le celeberrime canzoni natalizie come Tu Scendi dalle Stelle, Bianco Natale e Jingle Bells.
Ovviamente con il sottofondo musicale dato dal frullatore, dalle pentole e dai piatti che anche in questo preciso momento si stanno muovendo freneticamente in cucina, in preparazione al cenone della vigilia.

E proprio questa atmosfera gioiosa e affaticante mi fa sovvenire in mente una breve ma tradizionale poesia, che anni ed anni fa mi fu insegnata dalla mia maestra di religione (tale Margherita) durante l' "Era delle Elementari". Recitai questa poesia anche in uno show televisivo di una tv locale, dove i bambini che si esibivano in queste dimostrazioni di spirito natalizio ricevevano in dono un regalo: io mi sono beccata il gioco di società delle "Galatine", ma avrei tanto voluto la battaglia spaziale tra astronavi (ok, i miei gusti in fatto di giochi non coincidono con bamboline e bambolotte).
Ricordo ancora che mi avvicinai nel centro dello studio e dopo una breve intervista da parte del conduttore, inizia a snocciolare questi versi:

O piccola Betlemme, città dolce d'amore,
sul tuo profondo sonno le stelle san vegliare,
sulle tue strade oscure la luce entra splendente,
e tutte le speranze questa notte accende.

Da piccolina ero fermamente convinta delle parole di questa poesiola, ma tuttavia, con il passare degli anni, le vicissitudini della vita mi hanno mostrato la cecità del mondo e l'assoluta indifferenza della Fortuna. Ben poche speranze si accendono in questa notte così speciale. Una volta mi bastava ricevere il regalo tanto desiderato in tutto l'anno, impossibile da ricevere in altre occasioni per le non ricche condizioni economiche della mia famiglia. Ora tutto ciò non mi basta più, perché tante mie speranze non si possono accendere: non esistono deviazioni nel fiume del Tempo e purtroppo lo Spazio non si riduce ancora ad un semplice passo. Raffiorano i ricordi che mai più saranno ed i sogni che ancora non sono.

Ma suvvia! Questa è una notte di gioia per tutti gli uomini e le donne di buona volontà, quindi festeggiate in allegria!
E la Compiuta Donzella del 2000, dalle virtuali pagine del Bestiario, augura giovialmente a tutti voi un Buon Natale, cercando di rallegrare i vostri cuori con un altro favoloso video bestiale!



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