21 gennaio 2007

Gita saltata, farneticazione sparata

Sfortunatamente oggi è saltata la gita al canile, con conseguente passeggiata delle bestioline. Impedimenti tecnici hanno costretto la sottoscritta a rimanere a casa a rimuginare sul tempo che fu e su quello che sarà.
Quindi scordatevi foto di cagnoloni (avrei voluto far fare la passeggiatina al San Bernardo! T__T ) e beccatevi un altro dei miei deliri!

Spesso quello della maturità è un concetto molto difficile da capire e dannatamente arduo da mettere in pratica. Qual è il sottile confine tra maturità e non? Bella domanda! Semplicemente non esiste. La maturità, a mio parere, è essenzialmente relativa: un'azione matura in un determinato contesto può scadere in infantilismo se posta in un altro. Non può esistere quindi un manuale comportamentale, come quello delle buone maniere, da seguire attentamente per definirci persone mature.
Ed il famoso esame di maturità è solo una tappa della formazione scolastica di una persona con un nome altisonante ma dal contenuto totalmente assente. Quanti dei ragazzi e delle ragazze che riescono a conseguire questo traguardo possono essere definiti davvero maturi? Si contano sulla punta delle dita e sicuramente non devono la loro maturità all'esame.

Ma non voglio dilungarmi in questioni futili di terminologia messa a caso. Il punto è un altro: la maturità non si conquista con manuali né è una caratteristica permanente, che si ottiene una volta sola per usufruirne per sempre. E' un dinamismo, un processo di analisi in costante divenire, che non deve essere mai statico in quanto la staticità potrebbe portare all'ottusità o addirittura all'infantilismo.

Una persona veramente matura è quindi colui o colei che nel prendere una decisione analizza con la propria mente e secondo i propri principi la situazione, scegliendo l'opzione che in quello specifico caso è la più corretta. Più facile a dirsi che a farsi ovviamente.
Ed è per questo che, nonostante mi sforzi sempre di cercare la soluzione migliore, mi ritrovo quasi sempre invischiata nell'infantilismo per quanto riguarda le decisioni concernenti la mia vita. E quando mi accorgo degli errori che commetto, non posso che sentirmi delusa, sia da me stessa che dagli altri. Ma che ci volete fare, se la vita fosse tutta rosa e fiori non ci sarebbe tanto dolore nel mondo.

Fine della cretinata domenicale.


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