18 gennaio 2007

La conoscenza è pericolosa

E' da un po' di tempo che non farnetico pesantemente su queste pagine ed è un vero peccato, perché sono solita sparare cretinate eccezionali quando mi ci metto.
Ultimamente non mi sono proprio applicata molto nel Bestiario e questo mi duole parecchio, visto che è il mio piccolo spazietto per esprimere idee ed opinioni.
In un passato non molto lontano ci sono stati innumerevoli pensatori che avrebbero dato qualsiasi cosa per poter usufruire di un'occasione simile. Negli ultimi anni c'è stata una brusca accelerata della tecnologia "globale" e le barriere fisiche e politiche che prima parevano insormontabili ora stanno via via crollando. In quasi tutti i paesi del mondo, chi ne ha la possibilità economica può tranquillamente farsi in pochi passi un blog online, visibile da quasi tutti gli internauti e per lo più gratuitamente.
Dico quasi perché sappiamo tutti che esistono ancora paesi dove la libertà di espressione è ancora un'utopia: lo scambio di opinioni e la conoscenza sono pericolose.
E per comprenderlo a pieno, vi faccio un esempio stupido, che non ho neanche lontanamente la qualifica per proporre e che non ha nessun appiglio con la vera realtà ma solo con la pura teoria.

Immaginate due individui, due gemelli (non mi riferisco al film con Governator e Danny De Vito). Prendeteli fin dalla nascita e metteteli in due stanze del tutto uguali, contigue ma completamente isolate l'una dall'altra.
Nessuna finestra, solo una doppia porta, per impedire ad entrambi i bambini di guardare il mondo esterno.
I bambini vengono cresciuti come due bonsai: viene loro dato nutrimento, si assicura la loro salute ma nulla di più. Una vita completamente piatta.
Ogni giorno viene portato del cibo ai bambini: ad uno sempre e constantemente un piatto di insalata con una bistecca ed un bicchiere di aranciata, all'altro sempre e costantemente un piatto di carote con pollo arrosto ed un bicchiere di limonata.
Per loro quello è il cibo e non esiste nessun altro tipo di piatto e quindi si accontentano di mangiare solo quello.
Ora, mettiamo che durante un terremoto, all'ora di pranzo, il muro divisore tra le due stanze crolli.
I due bambini si guardano, si osservano, iniziano a capire che esiste un altro essere vivente del tutto simile a loro. Ed iniziano a notare che l'unica cosa di diverso è il cibo. E non si capacitano di come possa esistere un pranzo diverso dal loro.
Ed è plausibile supporre che inizino a provare la "novità".
Ma viene scoperto il crollo e viene chiusa la "falla".
Mettete conto che il gusto del nuovo pasto piaccia parecchio ad entrambi i bambini.
Al prossimo pasto cosa chiederanno? Di poterlo mangiare ancora.
Ma se non si volesse dare questa possibilità? I bambini continuerebbero ad accettare la stessa situazione sapendo che c'è qualcosa che prima non conoscevano ma che adesso hanno provato e vogliono continuare ad ottenere?
Ecco quindi che scaturirebbe da tutto ciò sicuramente del malcontento, che potrebbe trasformarsi in risentimento e rabbia contro chi vieta qualcosa che esiste e che altri uguali a noi possono avere tranquillamente.
Con tutto ciò che ne consegue.

Ora prendete Internet.
E' la falla nel muro. Un regime può controllare i giornali e le televisioni, ma la rete è enorme ed esce dal controllo totale di un singolo paese. Ed coloro che hanno paura della conoscenza di qualcosa che non vogliono dare cosa fanno?
Tentano di chiudere la falla, in ogni modo.

Vabbé, la smetto di sparare cavolate e ritorno a fare qualcosa di socialmente utile!

Alla prossima!

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