17 agosto 2006

Il graffio sul braccio

Ho un graffio sul braccio.
Lo so, questa potrebbe sembrare un'informazione di poco conto, ma ha scatenato il moto neuronale dei miei due neuroni. Non ho la minima idea di come mi sia fatta questo graffio, ma la sua presenza è vera e reale. E' un bello sfriso di circa un centimetro, rosso sul dorso del braccio destro, all'altezza del polso, sul lato sinistro.
Non mi fa assolutamente male, ma è lì: forse dovrei ricordarmi il dolore provato nel momento della lacerazione della mia pelle, ma proprio non riesco.
Come la piccolissima cicatrice al centro della mano destra. Mi sembra di ricordare una penna bic che penetrava nella mano, ma mia mamma dice che non è successo questo. Purtroppo non si ricorda come è avvenuto (ok, la memoria scarsa è un difetto di famiglia :P ).
Anche nell'anima ci sono molte cicatrici delle quali non si ricorda l'origine: sono lì, magari non fanno male. Ma ti accorgi della loro presenza e certe volte sai che fai una determinata azione proprio a causa di quella cicatrice.
Quando dormo a pancia in giù, giro al 90% la testa verso la mia destra. Può sembrare un'abitudine come un'altra, ma è una cicatrice dell'anima della quale però riesco a ricordare la lacerazione. Ero molto piccola ed avevo appena visto insieme a tutta la mia famiglia il film L'Ammazzavampiri. Alla fine della visione ero letteralmente terrorizzata e non riuscivo ad addormentarmi. Vedendomi così, mio fratello mi disse: "I vampiri succhiano il sangue solo dalla parte sinistra del collo. Se ti giri verso destra non possono farti niente." Se mi svegliavo a notte fonda in un'altra posizione, venivo presa dal panico: dopo minuti in cui mi batteva forte il cuore ed ascoltavo ogni minimo rumore, sentendo passi in ogni stanza, chiamavo disperata mio fratello e lo obbligavo ad accendere la luce. Oggi non mi succede quasi più, anche perché non credo più nell'esistenza dei vampiri. Ho detto quasi perché talvolta sento ancora i passi e, più che a causa di figure mitologiche, mi si gela il sangue nelle vene perché penso che possa essere entrato in casa qualche farabutto. Ma comunque tendo sempre a dormire dalla stessa parte.

Le cicatrici dell'anima sono molte di più di quelle del corpo: ce ne sono centinaia se non migliaia disseminate in ogni dove. Ma ci sono e solo accidentalmente riesco a vederle distintamente, come è successo per il graffio sul braccio.
Oddio, giorni di mal di stomaco mi stanno scombussolando anche la testa. ^^'''

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2 commenti :

Anonimo ha detto...

mi hai fatto tornare in mente un libro a me molto caro, dance dance dance... Che dire? Il mio non vuol essere un commento, ma un ringraziamento.. Tutto qua..

Anonimo ha detto...

però ora che ci penso ultimamente vai off topic spesso...

non c'è niente da fare per quanto tu possa chiamarle bestialità sono bel altro :P